Il massacro della Divisione Acqui

A Cassano Murge “il massacro della Divisione Acqui

A Cassano delle Murge (Ba)  “Il massacro della Divisione Acqui”

 Il 4 novembre 2013 a Cassano vi è stata l’inaugurazione del restaurato  Monumento ai Caduti e Parco della Rimembranza, la giornata si è conclusa con la presentazione del libro “Il massacro della Divisione Acqui” di Vitoronzo Pastore (Suma Editore) nel ricordo di quei militari italiani che dopo l’8 settembre 1943 a Corfù e Cefalonia caddero all’insegna del nobile dovere e per la Libertà.

Il sindaco, dott.ssa Maria Pia Dimedio, introduce la serata col presentare il reduce  Leonardo Massaro, testimone di quelle drammatiche giornate. “Dobbiamo essere orgogliosi di lui e onorarlo così come tutti i caduti ai quali dobbiamo la nostra libertà”, il sindaco ha  consegnato a Leonardo Massaro una targa come segno di «riconoscenza di tutti gli italiani liberi».

 In sintesi la sua storia:

Nato il 4 gennaio 1923 a Cassano delle Murge (Bari). Il 16 settembre 1942 si presentò al Distretto Militare di Bari per chiamata alle armi  ed inviato al Deposito della 9^ Compagnia Sussistenza in Bari, trasferito a Bitonto (Bari), vi rimase tre mesi per istruzioni.

Il  15\12\42 trasferito alla 10^ Compagnia Sussistenza in Napoli per il 2° Battaglione Sussistenza di Marcia in Caserta. Il 29\8\43 giunse a Cefalonia per la 9^  Squadra Panettieri Forni Waiss.

Dopo l’8 settembre 1943 fu preso dai tedeschi e internato nelle carceri di Argostoli, successivamente viene trasferito in un Campo di Concentramento di Belgrado, evaso nel novembre 1944 si arruolò  volontario nelle file dei Partigiani della Divisione “Italia” in Jugoslavia. Rimpatria il 12\5\45.

Gli fu conferita la Croce al Merito di Guerra il 14\4\72

Il 2 febbraio1972  tramite il Consolato Jugoslavo in Italia riceve la “Medaglia  Ricordo” con la seguente motivazione:

Per la partecipazione alla lotta per la Liberazione della coalizione antifascista, per la partecipazione alla lotta della liberazione del Popolo jugoslavo e per la comune contribuzione alla vittoria contro il fascismo per l’avvicinamento e l’amicizia tra i Popoli.

 La figlia, Tonia Massaro, «papà ha combattuto fino alla fine e al suo ritorno,  con la salute psico-fisica danneggiata, riprese  nel tempo la normalità  e la sua storia sia di esempio per le nuove generazioni, l’esempio di un uomo che ha ricostruito la sua vita nonostante i suoi ricordi, sofferenze e avversità, un esempio che  ancora ci ispira.

Il giornalista Gustavo Delgado ha spiegato che i ragazzi della Acqui furono i primi militari italiani all’estero che decisero di ribellarsi ai tedeschi, e che il libro di Pastore collezionista e storico della corrispondenza di guerra ha reso onore agli eroi della Acqui  mettendo in risalto particolari poco noti e l’importanza che incontri di questa portata siano ripetuti all’insegna della memoria ed omaggiare quegli uomini che hanno saputo aprire varchi  per la libertà e democrazia.

Il prof. Antonio Giordano, storico e scrittore ha scritto in un suo precedente libro quel consumato eccidio e dopo aver letto con attenzione il libro di Vitoronzo ha affermato che esso è un serbatoio di documenti e testimonianze e che il compito degli storici è proprio quello di raccontare  storie come quella di Leonardo, storia vivente, scritta sulla propria pelle prima ancora che  sulla carta. Il prof. Giordano con linguaggio conciso, ha spiegato come si arrivò all’orrendo crimine. Diverse le tesi su quello che accadde e le concause  a partire dalla criticità dell’armistizio, dalla mancanza di ordini che lasciarono alla deriva i nostri militi, sino a raggiungere l’infausta decisione che portò al massacro più cruento.

Il prof. Giordano conclude dicendo che quel periodo della storia d’Italia è argomento  ancora aperto ed è necessario formare le coscienze con eventi più frequenti e soprattutto con il  coinvolgimento dei  giovani e delle scuole.

 Anche il dott. Antonio Peragine, direttore editoriale del “Corriere di Puglia e Lucania nel Mondo”, e il tenente colonnello Donato Marasco, direttore del Sacrario Militare “Caduti d’Oltremare” di Bari,  hanno sottolineato l’importanza di questi incontri. Marasco ha spiegato il gran lavoro che sta portando avanti  al Sacrario di Bari concludendo “Dobbiamo essere sempre grati e riconoscenti a questi uomini che sono sepolti al Sacrario di Bari, un vero cofanetto di valori”.

 Documenti, lettere, testimonianze di quello che è accaduto alla Divisione Acqui a Cefalonia sono raccolti nel libro “Il massacro della Divisione Acqui” che, ha spiegato l’autore Vitoronzo Pastore, contiene il primo elenco dei caduti e dispersi pugliesi della Divisione Acqui. In copertina ha voluto costruire l’Atto di Valore del sottotenente di complemento dei Carabinieri Reali Orazio Petruccelli, che dopo l’armistizio, nella piazza centrale di Argostoli, sostituì la bandiera nazista con il Tricolore.

 Un omaggio di riconoscenza è stato consegnato a Vitoronzo Pastore dal sindaco di Cassano dott.ssa  Maria Dimedio con la seguente motivazione “per aver ridato vita ai militari italiani di Cefalonia”.

 La serata si è conclusa con la proiezione del film-documentario “Onora il padre”, prodotto dall’Istituto Storico della Resistenza di Arezzo, contenente i fatti di Cefalonia e Corfù, le “voci dei sopravvissuti” di quello che accadde, della fortuna di esserne usciti vivi e delle lacrime al vessillo dei morti che non cedettero al nazismo.

L’evento è stato patrocinato dal Comune di Cassano delle Murge, dall’Associazione Nazionale Divisione Acqui, dal Corriere di Puglia e Lucania, dall’Associazione Alois Alzheimer Brindisi

                                                                                                                  Vitoronzo Pastore

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