Associazione Nazionale Combattenti e Reduci - Sezione di Casamassima

STALAG II C – I.M.I. INTERNATI MILITARI ITALIANI – Vitoronzo Pastore

STAMMLAGER  II C

Dobiegniew è un Comune urbano-rurale polacco del distretto di Strzelce-Drezdenko, nella regione di Lubusz.  Era territorio tedesco fino al 1945 col nome di Woldenberg. Alla fine della guerra, la popolazione tedesca nativa venne espulsa e sostituita dai Polacchi.

Dal settembre 1939 al giugno 1940 a Dobiegniew  venne istituito un campo di prigionieri polacchi; vivevano in tende e adoperati per la costruzione di baracche. Durante il periodo invernale del 1939-1940, a causa delle condizioni di vita inadeguate, molti di loro perirono per malattie e altre cause.

Nel giugno 1940 il campo cambiò denominazione in Greifswald, Stammlager II C; vi giunsero internati prigionieri di diverse nazionalità; dopo l’8 settembre 1943 arrivarono gli italiani, peggiorando, per coloro che vi rimasero, la sopravvivenza, già precaria per malattie, malnutrizione. Minuscoli miglioramenti, per condizioni alimentari e igieniche, vennero ottenuti a causa dei trasferimenti esterni ai campi di lavoro presso aziende e fattorie.

Biglietto dello Stalag II C, manoscritto il 16.11.43 da Vito BACCONI, matricola 56558, campo di lavoro V-522,  inoltrato per Cologne (Brescia), timbro di arrivo il 12.1.44

Mia cara mamma, finalmente dopo tanta attesa, riesco ad avere il permesso per darti mie notizie. Sappi che mi trovo prigioniero da quasi due mesi in Germania. Non per questo devi essere preoccupata perché, fin ora, godo ottima salute. Vado al lavoro, aspetto che i giorni passino presto per poter ritornare da te. Il vitto non è troppo, ma è sufficiente. Mi sembra di essere sempre soldato con la sola differenza che lavoro. Tu come stai? Battista è sempre con te? Spero che tutti e due siate in buona salute e che tutto proceda bene, come prima. Non ho mai smesso di pensare a te, prego il Signore che venga presto il giorno del ritorno. Saluti a tutti, ti bacio caramente, tuo figlio Vito. Attendo risposta utilizzando il foglio legato.

Biglietto dello Stalag II C, manoscritto il 9.1.44 da Santino CARLEVATI, matricola 51297, campo di lavoro VI-518, inoltrato per Torazzo Cascina (Vercelli), timbro di arrivo il 18.2.44

Carissimi genitori, vi mando questo mio scritto per farvi sapere il mio ottimo stato di salute, così spero anche di tutti voi. Dovete sapere che dove mi trovo sto bene. Spero che abbiate passato un buon Natale, io non smetto mai di pensarvi. Mandatemi un pacco con dentro due paia di calze, due canottiere, sapone, fazzoletti, filo da cucire e roba da mangiare, castagne, noci, scatolette, tabacco, una forchetta. Caro babbo, fatemi sapere se avete ricevuto la mia roba da borghese, mandatemi una penna e l’inchiostro. Tanti saluti e baci alle sorelline, state bene, ciao, ciao, vostro figlio Santino.

Biglietto dello Stalag II C, manoscritto il 12.1.44 da Mario  FRATTINI, matricola 103823, campo di lavoro IX-501,  inoltrato per Trecate (Novara)

Assunta carissima, sto bene come spero di te e genitori. Ancora non ho avuto risposta dei miei scritti, spero di riceverne prossimamente. La campagna dello zucchero è terminata, da ieri sono a riposo in attesa di un nuovo lavoro dopo 4 mesi senza un giorno di sosta. La bocca è sempre stata dolce e ho messo su qualche chilo. Nei giorni scorsi ho scritto ai miei genitori e ai nonni dei quali mi ricordo sempre, la carta da scrivere che mi danno è poca e non posso fare quello che voglio. Fammi il piacere di scrivere a Villata, porta loro i saluti di suo figlio. Saluti tutti da parte mia, un forte abbraccio e un grande bacio, Mario tuo.

Biglietto dello Stalag II C, manoscritto il 12.12.43 da Aldo CAVADINO, matricola 104096, campo di lavoro IX-501,  inoltrato per Biella

Carissimi genitori, spero che siate in possesso del mio biglietto scrittovi il 18 aprile. Fino ad ora non ho ricevuto vostre notizie che attendo da tempo. La mia salute è sempre ottima, come mi auguro che sia di voi. sono protetto dal freddo, lavoro in una fabbrica ben riscaldata,nella cameretta dove dormiamo su delle brandine ci sono i termosifoni. Mangiare ce ne, minestra una volta al giorno, ci danno burro, margarina, salame, marmellata, patate bollite, 300 grammi di pane al giorno. Necessita solo di fumare, ci danno solo 74 sigarette al mese; mi sono abituato anche a questo. Invio a tutti i miei auguri per il Natale, Capo d’Anno ed Epifania. Porgete i miei saluti alla famiglia del signor Gianni Guido che spero che siano a casa e agli operai della ditta. Invio anche i miei saluti alla famiglia Vincenzo Garbaccio, dite che mi scusino tutti se non scrivo direttamente. Mi raccomando di non avere preoccupazioni per me, io sto bene, saluti a tutti, baci a Piero, Aldo.

 Biglietto dello Stalag II C, manoscritto il 21.11.43 da Gino FORTINA, matricola 50091, campo di lavoro VIII-526, inoltrato per Piana (Vercelli)

Carissimi, vi mando questa mia, sto bene, lavoro in una fattoria e con me il compaesano Bruno TINACCI e due di Asso. Ora dovete prepararmi del tabacco e delle sigarette, in seguito vi manderò la modulistica per la spedizione del pacco e vi dirò ciò che mi serve. E tu, Gianna, quando mi rispondi? Saluti…

Manoscritto da Terenzio BARTOLOTTI, matricola 52178, inoltrato per Caltignaga (Novara)

Carissima mamma, spero che ti giunga la presente. Io sono sano e salvo. Spero in un giorno felice di rivederti. Non ho altro da dirti. Ti auguro un Felice Natale e siamo ancor di più vicini al Buon Gesù con l’animo e col cuore. Abbi bacioni, tuo figlio Renzo.

Biglietto dello Stalag II C di Risposta, inoltrata il 13 luglio 1944 dall’Ufficio postale di Orta di Atella (Napoli, ora Caserta), per il soldato Salvatore SMELZO, matricola 31039

Stammlager l’incubo della memoria – Vitoronzo Pastore

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