I.M.I. Internati Militari Italiani

I.M.I. INTERNATI MILITARI DI ALTAMURA (BA) – Vitoronzo Pastore

INTERNATI DI ALTAMURA

 Domenico MASSARO   

 Nacque il 14 ottobre 1920 ad Altamura, da Angelo Raffaele e da Angela Fragasso, di professione conciapelli. Il 25 marzo 1940 si presentò al D. M. per chiamata alle armi, inquadrato nell’81° Reggimento Fanteria.  Il 1° aprile 1941 venne aggregato alla 26ª Compagnia  Sussistenza in Tirana. Il 3.2.42 partì col suo Reparto a Lero (Isola dell’Egeo). Il 20.6.42 fu ricoverato all’Ospedale da Campo, venne dimesso il 1° luglio con  rientro al Corpo.

L’11 settembre 1943 fu catturato  dai Tedeschi e internato in Germania. Rimpatriò il 17.8.45 presentandosi al Centro Raccolta di Verona. Dopo la licenza di rimpatrio venne collocato in congedo il 3.11.45. Successivamente si trasferì in USA. Nel 1961 il Consolato Generale d’Italia in USA gli conferì la Croce al Merito di Guerra.

Cartolina dello Stalag VI J, manoscritta da Domenico MASSARO, matricola 16754, campo di lavoro 1188, inoltrata per Matera. Il mittente indica, prima del numero di matricola, lo Stalag IX B

Tommaso VICENTI 

Nacque il 4 settembre 1920 ad Altamura, da Pietro e da Pasqua Losurdo, di professione contadino, abitante in via Verona, 20. Si presentò  il 16 marzo 1940 al D. M. per chiamata alle armi, fu inviato al Deposito Truppe Zara per i reparti del Genio. All’arrivo al Deposito venne inquadrato alla 2ª Compagnia Genio Trasmissioni…  Il 15 settembre rientrò al Corpo e il 24 venne trasferito alla Divisione “Zara” e inquadrato nella 258ª Compagnia del 30° Reggimento Genio.

Il 9 settembre 1943 fu catturato  dai Tedeschi e internato in Germania. Rimpatriò il 20.9.45, il 21.11.45 fu collocato in congedo. Gli furono conferiti 2 Croci al Merito di Guerra, il 15.9.1954 e il 12.2.1973.

Cartolina dello Stalag VI D, manoscritta il 14.11.43 dal soldato Tommaso VINCENTI,  matricola 52046

Miei cari, in queste poche righe permessomi, ogni mia parola è un singolo emblema di affetto per voi, a tutto ciò aggiungo che il mio pensiero è costantemente a voi vicino in queste dure ore. Sto bene e spero di continuare sempre insieme a voi. Del fratello Andrea nessuna notizia? Bacioni a tutti vostro figlio Tommaso.

Biglietto di risposta per lo Stalag VI D, manoscritto il 10.9.44 per Tommaso VINCENTI, matricola 52046, campo di lavoro 444

Caro figlio, la presente è in risposta alla lettera del 6.9.44; stiamo tutti bene augurandoti tante buone cose di buona salute. Ricevo anche da tuo fratello, in data 25.6.44 diceva che sta bene e disse che ha scritto anche a te, ma fin alla data sopra detta nulla aveva ricevuto da te, diceva che è il solo di Altamura. Ti rimetto ancora l’indirizzo di Andrea, n° 6949, campo di lavoro 205, spero che quando ti giungerà la presente sia già arrivato il riscontro di comunicazione tra voi. Si lavora sempre come al solito, il caldo è insopportabile e ogni qualvolta che il tempo si permette di piovere è sempre grandine distruttiva che vanifica i sacrifici. Non mi resta altro, lo spazio disponibile per inviarti tanti baci e abbracci da tutti noi, tanti saluti dal vicinato e parenti tutti, ti abbraccio, tuo padre Pietro.

Bartolomeo LORÈ

Nacque il 2 gennaio 1920 ad Altamura, da Giovanni e da  Maria Manfredi, abitante in via Galilei, 96, di professione contadino. Il 3 febbraio 1940 si presentò al D. M. per chiamata alle armi, inquadrato nel 9° Reggimento Fanteria fu inviato al Deposito Misto Truppe Egeo in Barletta. Il 9.2.40 si imbarcò a Bari, sbarcando a Rodi.

Il 9 settembre 1943 fu catturato dai Tedeschi e internato nel Campo di concentramento di Rodi. Naufragò l’11 febbraio 1944, era sul piroscafo “Oria”.

Angelo Antonio FACCENDOLA  

Nacque il 3 maggio 1920 ad Altamura, da Nicola e da Maria Tragni, abitante in via Indipendenza, 6, di professione contadino. Il 7 gennaio 1941 di presentò al D. M.  per chiamata alle armi, inquadrato nell’8ª Compagnia Mitraglieri da Posizione fu inviato al Deposito Misto Truppe R. E. Egeo in Barletta. Il 9.6.41 si imbarcò a Bari, sbarcando a Salonicco per raggiungere l’Isola di Coo (Egeo). Il 20.9.41 fu nominato caporale e il 4 luglio 1942 caporale maggiore.

Il 9 settembre 1943 fu catturato dai Tedeschi e internato in Germania. Il 7.10.45 rimpatriò e dopo licenza venne collocato in congedo il 18.12.45. Il 30.5.1956 gli venne conferita la Croce al Merito di Guerra.

Manoscritta da Angelo Antonio FACCENDOLA, inoltrata l’1.8.43 dall’Ufficio Posta Militare n° 550 dislocato a Rodi

Cari genitori, scrivo questa cartolina per farvi sapere che ho ricevuto vostre notizie. Sono molto contento sapervi che ve la passiate bene di salute e così vi posso assicurare di me. Mi avete mandato a dire dell’affare del certificato, dovete aspettare almeno un mese,  lo stesso sarà inviato dal Comando di Reggimento. Fatemi sapere a che  serve il certificato. Non ho altro che dirvi, saluti a tutti e a chi domanda di me, vi bacio, sono il vostro affezionatissimo figlio Antonio.

Nicola LORUSSO  

Nacque ad Altamura il 23 giugno 1920, da Michele e da Angela Rifino, abitante in via Bari, 19, di professione negoziante. Il 28 febbraio 1940 si presentò al D. M. per chiamata alle armi, venne inquadrato nel Battaglione Marconisti e d’Albania e inviato al Deposito dell’8° Reggimento Genio in Roma. Il 2.9.42 venne trasferito in Grecia.

Il 12 settembre 1943 fu catturato dai Tedeschi e internato in Germania.

Franchigia per via aerea affrancata c. 50 p. a. “Pegaso” soprastampato P. M. (Posta Militare), manoscritta il 3.8.43 da Nicola LORUSSO  dell’8° Battaglione 4ª Compagnia presso la Stazione Radio dei CC. RR. P. M. 148 dislocato a Lamia (Grecia)

Cartolina dello Stalag XI A, manoscritta il 5.12.43 da Nicola LORUSSO, matricola 181118

Amatissimi genitori e tutta l’intera famiglia, cari, è l’amore di Nicola che vi scrive. Vi faccio sapere che mi trovo prigioniero in Germania; di salute sto bene, spero che sia così anche per voi tutti. Vi annuncio che a breve arriverà un bollettino per la spedizione di un pacco, non deve superare 5 kg; ho solo bisogno di roba da mangiare di lunga conservazione. Vi bacio tutti, vostro Nicola.

Il 27 febbraio 1946, presso il Centro Ospedaliero di Merano della Croce Rossa Italiana fece la seguente dichiarazione alla Sottocommissione discriminatrice reduci della prigionia: Il 12 settembre 1943 fui catturato dai Tedeschi senza opporre resistenza. L’ordine di cedere le armi ci fu dato dal comandante del Battaglione. Dopo la cattura fui condotto in Germania nel Campo di concentramento X B e matricolato col numero 181118. Da detto campo venni inviato al lavoro in una fabbrica di zucchero nei pressi di Freistadt. Il 27.11.43 mi ammalai di pleurite sinistra e fui ricoverato all’Ospedale di Magdeburgo. Dopo due mesi di degenza venni trasferito nel Campo di concentramento XI A. Il 30 giugno 1944 venni trasferito in un campo di lavoro presso una fattoria agricola. Il 1° settembre 1944 passai d’autorità  lavoratore civile, continuando sempre lo stesso lavoro. Il 15.3.45 mi ammalai di tbc e ricoverato nell’ospedale di Gardelegen. Fui liberato ad opera delle truppe americane il 15.4.45. Rimpatriai col treno ospedale il 15.8.45 giungendo il 19.8.45 a Merano all’ospedale 61.

Vincenzo DICECCA   

Nacque il 4 maggio 1920 ad Altamura, da Felice e da Maria Facendola, abitante in via Mameli, 28, di professione cavallaro. Il 13 gennaio 1941 si presentò al D. M. per chiamata alle armi e fu inviato al Deposito Artiglieria in Nola per il 48° Reggimento Artiglieria.

L’8 settembre 1943 fu catturato dai Tedeschi e internato  in Germania. Rimpatriò il 3.11.45, dopo la licenza venne collocato in congedo il 4.1.46.

 

Franchigia manoscritta da Vincenzo DICECCA  del 48° Reggimento Fanteria, inoltrata il 17.8.43 dall’Ufficio Posta Militare n. 48 dislocato a  Hyères (Francia)

Cara madre, vengo a scriverti queste poche righe per farti sapere che sto bene, così spero di voi e di tutti in famiglia. Come mai non mi scrivi più? Come state? Sono ansioso anche di sapere come va la campagna! Non altro, scrivimi presto, abbracci e baci a tutti, tuo figlio Vincenzo che sempre vi pensa.

 Cartolina dello Stalag VI F, manoscritta il 12.1.44 da Vincenzo DICECCA, matricola 53768, campo di lavoro 1326

Caro padre, dopo quattro mesi vengo a voi con queste poche righe. Mi trovo prigioniero in Germania, la salute è buona come spero di voi tutti. Attendo vostre notizie, utilizzate il legato alla presente. Saluti e baci a tutti, vostro figlio Vincenzo.

 Sante FERRULLI  

Nacque il 12 maggio 1920 ad Altamura, da Michele e da Anna Manfredi, abitante in via Napoli, 36, di professione carrettiere. Il 3 febbraio 1940 si presentò al D. M. per chiamata alle armi, inquadrato nella 26ª Compagnia Sussistenza e inviato alla 9ª Compagnia Sussistenza in Bari. Il 2.3.40 si  imbarcò a Bari  sbarcando a Durazzo e aggregato al 2° Distaccamento del 3° Reggimento Granatieri in Durazzo.

 Il 9 settembre 1943 fu catturato dai Tedeschi e internato in Germania. Rimpatriò il 24.8.45 presentandosi al Centro Raccolta di Verona; dopo la licenza di rimpatrio venne collocato in congedo il 6.11.45.

Lettera in busta inoltrata il 28.8.43 per via aerea affrancata con lire 1 (c. 50 p.a. “Pegaso + c. 50 “Imperiale soprastampati P. M. Posta Militare), manoscritta da Sante FERRULLI della 9ª Sezione Sussistenza Divisione “Ferrara”, Ufficio Posta Militare 52 dislocato a Cettigne (Montenegro)

Carissima moglie, con molto piacere ti scrivo questa mia missiva per farti sapere che sto bene, come spero di te e di voi tutti in famiglia. Sono dispiaciuto e in ansia, non ricevo tue e vostre notizie. Forse è colpa del sevizio postale, comunque, se mi scrivi tutti i giorni, prima o poi qualcosa mi arriva. Cara moglie, ti faccio sapere che per pura combinazione sono insieme con due fratelli di Conversano, di cognome Schiavone. Ti invio abbracci e baci, saluti ai tuoi e ai miei genitori, il tuo affezionatissimo marito Sante. Scrivimi presto.

Lettera dattiloscritta il 10 aprile 1944 per Sante FERRULLI. Essa porta la censura dello Stalag XVIII C

Carissimo figlio, la presente per comunicarti l’ottimo stato della mia salute con tutti di famiglia, al pari auguro di te. Sono contento di aver appreso dalla tua cartolina che te la passi bene, speriamo sempre così e che presto tutto finisca e ritornare tra le nostre braccia. Qui è la solita vita, e tu? Immagino che lavoriate e trattati discretamente. Abbi pertanto pazienza che tutto passa. Nel pregarti di scrivermi presso, dandomi sempre tue buone notizie, in tale attesa, abbiti da noi tutti baci e abbracci, tuo padre Michele.

Antonio LORUSSO  

Nacque il 21 settembre 1920 ad Altamura, da Michele e da Maria Colonna, abitante in via  Boccaccio 7, di professione fornaio. Il 18 marzo 1940 si presentò al D. M. per chiamata alle armi, venne inquadrato nella 9ª Compagnia Sussistenza e assegnato al distaccamento di Chieti. Il 14.8.43 passò alla 81ª Sezione Panettieri Posta Militare 91 dislocato a Merchivic.

Il 12 settembre 1943 fu catturato  dei Tedeschi e internato a Mostard. Dal 10.10.44 al l’11.5.45 fece parte della formazione Partigiana “Divisione Italia” in Jugoslavia. Il 27.4.45 fu ferito in combattimento. Rimpatriò, si presentò al Distretto Militare di Bari il 2.7.45 e dopo la licenza di rimpatrio venne collocato in congedo il 3.11.45.

Lettera in busta affrancata con c. 50 “Imperiale” manoscritta il 23.8.43 da Antonio LORUSSO della 44ª Squadra Panettieri, inoltrata il 28.8.43 dall’Ufficio Posta Militare 91 dislocato a Metkovic (Croazia)

Carissima madre, vengo subito a rispondere alla vostra cara lettera che portava la data del 19 agosto. Mi rallegro leggere che state tutti bene in salute al pari di me. Cara madre, la posta aerea parte una volta alla settimana, a me non conviene, ma a voi sì, perché dovrebbe partire tutti i giorni. Fatemi sapere di Nuzzi, quello che abita vicino alla fontana e vi ha portato la moneta; chiedete alla madre dove si trova e il suo eventuale indirizzo. Mandate anche notizie di Gioacchino. Non altro da dirvi, qui è sempre la solita vita. Saluti e baci a voi tutti dal vostro Antonio. Pronta risposta e buone cose.

Nicola DI NINNI   

Nacque il 1° marzo 1920 ad Altamura, da Michele e da Lucia Giustino, abitante in via C. Battista, 40, di professione agricoltore. Il 3 febbraio 1940 si presentò al D. M. per chiamata alle armi, inquadrato nella 26ª Compagnia Sussistenza e inviato alla 9ª Compagnia Sussistenza in Bari. Partì per l’Albania il 10.2.40 imbarcandosi a Bari e sbarcando a Durazzo.

Il 10 settembre 1943 fu catturato dai Tedeschi e internato in Germania. Rimpatriò il 2.9.45 e dopo licenza di rimpatrio venne collocato in congedo il 29.12.45.

Lettera del 7.8.43 manoscritta da Nicola DI NINNI

Cari genitori, vengo subito a rispondere alla vostra desiderata lettera e felice sapervi che godete una buona salute, così al pari assicuro di me. Mi dite che i lavori in campagna li avete terminati e con fortuna avete fatto un buon lavoro, sono contento. Cari, sono molto lontano dal cognato Mario e mi dite che non avete notizie; prego Dio che lo tenga lontano dal pericolo e di ricevere notizie quanto prima. Ricevetti una lettera da mio fratello Giulio, mi ha fatto piacere apprendere sue buone notizie, fu trasferito dove si trovava. Vi faccio sapere che mi hanno dato un magazzino in consegna. Ora me la passo meglio di prima e dell’avvicinamento non se ne parla. Mandate di nuovo la documentazione al Ministero. Come sapete il Ministro è cambiato e forse anche le disposizioni. Non altro, vi bacio, saluti a tutti in famiglia, vostro figlio Nicola che sempre vi pensa.

Vincenzo DI LENA  

Nacque il 1° maggio 1920 ad Altamura, da Giuseppe e da Angela Cristallo, abitante in via Cairoli, 27, di professione carrettiere. Il 18 marzo 1940 si presentò al D. M. per chiamata alle armi, fu inquadrato nel 41° Reggimento Artiglieria Difesa Frontiera.  Il 27.3.41  si imbarcò a Bari,  sbarcando a Durazzo (Albania).

 Il 16.9.43 fu catturato  dai Tedeschi e internato in Germania. Il 7.7.45 rimpatriò presentandosi al D. M. di Bari, venne inviato in licenza di rimpatrio e collocato in congedato il 3.11.45.

Cartolina dello Stalag VII A dislocato a Moosburg, , manoscritta il 7.1.44 da Vincenzo DI LENA matricola 20425

Carissimi genitori, scrivendovi ancora per la terza volta spero di ricevere vostre notizie. Sto bene in salute, alla pari spero anche di voi tutti in famiglia. Fatemi sapere dove si trovano i miei quattro fratelli. Invio mille baci a voi cari genitori e a tutti quanti voi in famiglia. Per rispondere utilizzale il modulo legato, esso comprende anche l’indirizzo, vostro figlio Vincenzo.

Lettera in busta manoscritta il 13 gennaio 1948 da suor Alba DE AMBROSIS, Kaulbachstrasse 62°, Monaco, inoltrata per Altamura, timbro di arrivo il 19.1.48

Gentilissimo signor Vincenzo, ho ricevuto la vostra cara lettera e non potete credere quanto abbia fatto piacere. Ti ringrazio di cuore del ricordo che serbate ancora delle Suore di Ingolstadt. Anche noi non abbiamo dimenticato i nostri bravi prigionieri e specialmente nelle feste di Natale li abbiamo ricordati in modo particolare, così pure le ore serene passate insieme come una famiglia. Ora io mi sono trasferita a Monaco con Sr. Antonietta e Sr. Angelina; Sr. Rachele e Sr. Barbarina sono ancora a Ingolstadt e ricordano anch’esse i bravi Italiani che lavoravano in giardino e spaccavano legna. Sono contente di sapere vostre notizie, che state bene in salute, così pure i vostri cari. La salute è una gran cosa, perché se si sta bene si può lavorare, si guadagna e si tira avanti. Certo i tempi sono difficili per tutti, i sacrifici non mancano neppure nella vita civile, ma il Signore è sempre buon Padre, pronto ad aiutarci, a darci le sue grazie, basta che lo preghiamo con fiducia, colla preghiera otteniamo quanto desideriamo. Pertanto auguro a voi e ai vostri Cari buon Anno ricco di conforti e di favori celesti. La Madonna che vi ha aiutato nel passato in tutti i pericoli della guerra, vi continui la sua protezione anche in avvenire, vi assista in tutti i vostri bisogni e vi conceda vita lunga e felice in seno alla vostra famiglia.

Tanti saluti da Sr. Angelina e Sr. Antonietta che v’invocano ogni bene. Ricordandovi nelle mie preghiere Vi invio cordiali saluti anche per tutti i Vostri cari. Nel Signore, devotissima Sr. Alba

Biglietto dello Stalag  XI B, manoscritto il 12.3.44 da Filippo ARENA, matricola 166846, campo di lavoro 6202, inoltrata il 6.4.44

Cara mamma, finalmente dopo sette mesi con tanta gioia vengo a comunicarti del mio buono stato di salute, come sempre ho sperato e spero di voi tutti. Della sorella Lauretta non si è saputo più niente? Fammi sapere qualche cosa a riguardo. Giorni fa ho spedito un modulo per la spedizione di un pacco, avrei bisogno di tante cose, ma quello che urge di più è roba da mangiare, per esempio un po’ di riso, di pasta, di formaggio, di legumi, e se tutto manca, mandatemi la farina. Dove mi trovo ora posso scrivere due volte al mese e di spedire due moduli per i pacchi. Mamma, tanti cari baci e a tutti in famiglia, tuo figlio Filippo.

Biglietto dello Stalag VIII A, manoscritto il 26.12.43 da Nicola MONTEMURRO, matricola 40983, campo di lavoro 15802

Carissimi genitori e fratelli, finalmente dopo 4 mesi posso scrivere la prima lettera con la grande gioia di tutti prigionieri. Il Santo Natale ci ha fatto la grazia. L’ho passato discretamente bene insieme al mio amico di Napoli, col quale eravamo assieme a Rodi e ad Atene, l’unico che è rimasto assieme a me, ormai siamo come fratelli. In salute stiamo bene, sono leggermente sciupato per i pensieri che sono sempre rivolti sempre a voi. Spero di ricevere vostra posta, mi rincuorerebbe tanto il cuore e pensieri. Vi scrissi una cartolina nel mese di novembre, non ho mai ricevuto risposta. Fatemi sapere come state tutti, Domenico cosa fa? Gino dove è andato a finire? Cara mamma, speriamo in Dio che presto faccia finire tutto e in santa pace. Tanti cari saluti a Carmela e famiglia, a voi tutti, tanti bacioni, Nicolino.

Biglietto dello Stalag III D, manoscritto il 21.2.44 da Giuseppe CARONE, matricola 55276, campo di lavoro 383, inoltrata il 10.3.44 per Altamura, timbro di arrivo il 23.1.45

Carissimi genitori, vi vengo a scrivere questa mia lettera per farvi sapere che sto bene e così spero anche della vostra salute e di tutte le altre cose. Quando scrivete fatemi sapere di tutto, vi ho spedito dei moduli che servono per la spedizione dei pacchi, non ho bisogno altro che roba da mangiare, spero che mi arrivino quanto prima, ne ho bisogno. Da voi ho ricevuto una sola lettera con la fotografia di mia sorella. Non state in pensiero per me. In Germania sto bene, lavoro in fabbrica e mi trovo col paesano BRUSCIELLA. Avete fatto la semina come l’anno scorso? Fatemi sapere di mio fratello Donato, tanti saluti e baci a tutti, vostro figlio Giuseppe che è prigioniero in Germania.

I.M.I. INTERNATI MILITARI DI SANTERAMO IN COLLE (BA) – Vitoronzo Pastore

Stammlager l’incubo della memoria – Vitoronzo Pastore

 

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