I.M.I. Internati Militari Italiani

I.M.I. INTERNATI MILITARI ITALIANI NELLO STALAG VIII A – Vitoronzo Pastore

Stammlager VIII A

Görlitz è una città industriale costruita sul fiume Neisse, circa 50 miglia ad est di Dresda, anche se ora si trova entro i confini della Polonia faceva parte della Germania prima e durante la guerra. Molto ben servita da collegamenti stradali e ferroviari, la città ospitò oltre 100.000 prigionieri.

Lo Stalag, inizialmente formato da 30 baracche, poteva ospitare 500 uomini per ognuna, ma quando 40.000 Francesi e 8.000 Belgi arrivarono ​​durante l’estate del ’40, si creò un sovraffollamento; molti di loro furono costretti a dormire fuori, in tenda e strutture di arrangiamento.

Entro la fine dell’anno, le baracche diventarono 56, in seguito arrivarono altri prigionieri di altre nazionalità: russi, cechi e serbi.

Dopo l’8 settembre 1943, lo Stalag accolse gli Italiani e i prigionieri del Commonwealth, questi ultimi provenienti dai campi di concentramento in Italia (Chiavari, Grupignano, Arezzo), peggiorando il sovraffollamento. Il problema venne facilitato per i successivi trasferimenti di richieste di lavoro da parte degli Abeitskommando.

Il numero di prigionieri dello Stalag VIII A non sono certi. Per tutta la sua durata la Croce Rossa Internazionale annotò che furono internati 21.784 Francesi, 5.254 Belgi, 2.365 Jugoslavi e 65 Polacchi, e gli Italiani? La quantità di prigionieri russi è altrettanto vaga, ma è noto che 16.000 di loro morirono per malattie o per malnutrizione e furono sepolti in fosse comuni nella parte posteriore del campo.

Durante  le frequenti perquisizioni,  i prigionieri erano costretti a stare fuori per ore, anche sotto il gelo.

Come con la maggior parte dei Stalag, la preparazione del cibo era comunemente limitata all’ebollizione una serie di ingredienti in zuppa e patate al cartoccio, che erano solitamente servite una o due volte la settimana.

Lo Stalag venne liberato dall’Armata Rossa nel febbraio 1945.

Piastrina del Prigioniero di Guerra col numero di matricola 806 dello Stalag VIII A (misura cm 3×3)

Piastrina del Prigioniero di Guerra col numero di matricola 38786 dello Stalag VIII A (misura cm 6×4)

  

Manoscritta il 10.1.44 da Emilio LAFORTUNA, matricola 92801, campo di lavoro 15501, inoltrata il 19.1.44 per Vibo Valentia (Catanzaro)

Carissimi, sono trascorsi circa 7 mesi senza vostre notizie, voglio augurarmi che tutto vada bene. Informatemi di tutto. La mia salute è alquanto buona, mi raccomando per il pacco, parecchi l’hanno già ricevuto. Tanti baci per tutti. Mina, quanto ti penso! Ti abbraccio, Emilio tuo.

Cartolina dello Stalag VIII A in lingua francese, manoscritta il 31.8.44 da Rino VETTORELLO, matricola 51619, campo di lavoro 15305, inoltrata il 25.9.44 per Voghera (Pavia)

Manoscritta il 29.5.44 da Luigi OPPICI, matricola 92458, inoltrata il 13.6.44 per Sivizzano (Parma)

Genitori carissimi, dopo 40 giorni ricevo finalmente vostre notizie; ho ricevuto in tutto 4 pacchi, 2 vostri e 2 dalla Croce Rossa, tre non sono ancora arrivati, ringrazio infinitamente; il pacco è vita. Mi trovo sempre bene, bacioni a tutti, vostro Luigi.

Cartolina di risposta inoltrata il 13.7.44 dall’Ufficio Postale di Palma Montechiaro (Agrigento) per Calogero ALLEGRO, matricola 12195, campo di lavoro 16354

Carissimo figliolo, oggi stesso abbiamo ricevuto la tua tanto attesa e desiderata cartolina, portava la data del 4 aprile, abbiamo spedito 2 pacchi ma non sappiamo niente se li hai ricevuti; noi bene, siamo contenti che anche tu stai bene; ti abbracciamo e ti baciamo tutti, tua mamma e tuo papà Salvatore.

Biglietto manoscritto il 7.5.44 da Giovanni BARBOTTI, matricola 90515, campo di lavoro 17403, inoltrata il 26.5.44 per Nizza Monferrato (Asti)

Carissima, ricevetti in questi giorni la vostra cartolina, datata il 25 marzo, nella quale mi dite che siete stati 42 giorni senza mie notizie. Anch’io era un mese che non ricevevo le vostre. Non riesco a comprendere questi contrattempi; purtroppo dobbiamo accontentarci ugualmente. Riguardo ai pacchi, finora che ho ricevuto solo 2 da Spagarino, dalla Croce Rossa ancora nulla. Ti invio un modulo, è ormai il settimo, spero che abbiate avuto i precedenti. Leggo con piacere che avete iniziato i lavori della vigna. Provi nostalgia della mia assenza, mamma; mi raccomando di non affaticarti troppo e di stare attenta per la tua salute, quando tornerò io, metteremo tutto a posto.. sono certo che Ida continua a fare bene e ti aiuta a sopportare questi tristi e difficili momenti. Fai attenzione ai pericoli, di quanto sono venuto a sapere non mancano dalle nostre parti, vi scriverò domenica. Scrivete sovente che avete più possibilità, saluti a tutti e a voi baci e abbracci affettuosi, Gianni.

Biglietto manoscritto il 26.12.43 da Adelindo PAOLINI, matricola 4473, campo di lavoro 17701, inoltrata il 2.1.44 per Fermo (Ascoli Piceno)

Mia cara, spesso e volentieri ci fanno scrivere dove non trovo altra soddisfazione di dare delle mie notizie; sono molto preoccupato che non so nulla delle vostre. Buon Natale, con la speranza che siate tutti uniti; anch’io ieri ho fatto un accettabile festa natalizia, sono un po’ seccato che qualche giorno fa sono scivolato e mi si è gonfiato di nuovo la mano; per vestirmi devo farmi aiutare, sono passati quattro giorni e ora sto già meglio. A tutti quanti noi è mancata la vera festività, rispetto alla routine, abbiamo ricevuto qualche patata in più. Per questo, il presente allegato è un modulo per la spedizione del pacco, mi raccomando, solo roba da mangiare e attenetevi alle istruzioni. Saluti a tutti, abbracci e baci cari, vostro Adelindo.

Manoscritta il 7.5.44 da Domenico GIANGRANDE, matricola 29677, campo di lavoro 15005, inoltrata il 13.5.44 per Roma

Zuara cara, ho ricevuto una lettera da Silvana datata l’8.2.44, sono contento del suo progresso. Oggi ho inviato il modulo per pacco a Guido e a zio, prega loro che mi spediscono viveri e sigarette. Il mese scorso ho inviato 80 marchi a Guido, frutto del mio lavoro in Germania, se ti occorrono fatteli spedire. Sto bene e vi prego di aiutarmi coi viveri. Scrivimi e dammi sempre buone notizie che mi rendano felice. Abbracci e bacioni cari a tutti, Mimmo. Da pochi giorni sono stato trasferito al campo di lavoro 15005.

Manoscritta il 27.2.44 da Aldo BARTOLINI, matricola 90645, campo di lavoro 17401, inoltrata l’11.3.44 per Faenza (Ravenna)

Cari genitori, io sto benissimo come spero che sia di voi tutti. Ho scritto altre due volte, spero che abbiate ricevuto, spero di ricevere vostre notizie. Se potete, inviatemi un pacco, il pacco non deve superare i 5 chili, metteteci solo roba che non vada a male, baci a tutti in famiglia, vostro figlio Aldo che sempre vi pensa.

Altruismo e Parole d’Altri Tempi 1915-1918 – Vitoronzo Pastore

 

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