I.M.I. Internati Militari Italiani

I.M.I. INTERNATI MILITARI ITALIANI NELLO STALAG VIII C – Vitoronzo Pastore

Stammlager VIII C

Lo Stalag VIII C, adiacente al tristemente celebre Stalag Luft III, era situato nei pressi di Sagan in Germania, (ora Żagań in Polonia), costruito nel settembre-ottobre 1939, occupava una superficie di 480.000 metri quadrati.   

Inizialmente, arrivarono diverse migliaia di soldati polacchi presi prigionieri durante l’invasione tedesca della Polonia avvenuto il 1° settembre 1939.  Nel 1940 questi soldati furono privati dello Status di prigionieri di guerra e trasferiti in Germania costretti ai lavori forzati. In poco tempo lo Stalag si riempì  per il sopraggiungere di prigionieri francesi, il cui numero superò 45.000 nel 1941, seguiti da prigionieri di nazionalità belga, britannica, jugoslava, americana, cecoslovaccha, greca, olandese, canadese, russi  e italiani. All’interno, l’esercito francese ebbe numerosi soldati di origine coloniale, provenienti dall’Algeria, dal Marocco e dal Senegal.

Il primo arrivo dei prigionieri di guerra sovietici avvenne il 12 luglio 1941; ben presto diventarono la maggioranza degli internati allo Stalag. Nel 1942 esso conteneva più di 100.000 prigionieri. Dopo l’invasione tedesca dell’Unione Sovietica, soldati presi prigionieri dalla Wehrmacht  ricevettero un trattamento estremamente duro; nel giugno 1942, una zona di fianco allo Stalag VIII C divenne un ramo denominato Stalag VIII, utilizzato come stermino e decine di migliaia di Russi morirono massacrati dopo aver ricevuto un trattamento estremamente duro.

Complessivamente, lo Stalag VIII C e i suoi rami ebbero un transito di circa 300.000 prigionieri e una popolazione media giornaliera di circa 50.000 internati. Le condizioni di vita  erano spaventose e disumane. La fame, le epidemie, accompagnate da percosse e maltrattamenti  resero un grave e pesante tributo di perdite di vite umane.

Nel febbraio del 1945 l’avanzata dell’Armata Rossa costrinse i nazisti ad evacuare i prigionieri verso occidente. Prove e documenti cruenti testimoniano il loro disumano comportamento; furono bruciati e distrutti documenti e luoghi di esecuzioni di massa accuratamente mimetizzati. I responsabili che ordinarono tali esecuzioni, tra il 1942 e il 1945, non vennero mai  puniti. Il 14 febbraio l’Armata Rossa entrò nello Stalag, utilizzò le restanti strutture per internare prigionieri tedeschi e indesiderabili polacchi; dopo una selezione, vennero inviati nei campi di lavoro in Unione Sovietica.

Nel 1961 venne eretto nel cimitero un monumento in ricordo delle migliaia di prigionieri che morirono nello Stalag. Nel 1971 fu creato il «Museo del Martirologio dei prigionieri di guerra alleati» (Muzeum Obozów Jenieckich W Żaganiu) per accogliere i ricordi e gli archivi dei due Stalag, lo Stalag VIII C e lo Stalag Luft III. Il lager, come tutti i campi di concentramento, venne fornito di un forno crematorio per eliminare i prigionieri morti.

Piastrina del Prigioniero di Guerra col numero di matricola 68342 dello Stalag VIII C (misura cm 6×4)

Piastrina del Prigioniero di Guerra col numero di matricola 61990 dello Stalag VIII C (misura cm 6×4)

Piastrina del Prigioniero di Guerra col numero di matricola illegibile dello Stalag VIII C (misura cm 6×4)

Cartolina dello Stalag VIII C, manoscritta da Salvatore ROSSANO, matricola 91285, inoltrata il 4.8.44 per San Pier Niceto (Messina)

Cartolina dello Stalag VIII C, manoscritta da Luigi NOVARINO, matricola 90519, inoltrata il 12.1.44 per Calamandrana (Asti)

Carissimi, vi invio un bollettino per un pacco, inviatemi per un peso totale di kg 5 di roba da mangiare che si conservi, tabacco, attrezzatura per barba, dentifricio, sapone, calze, fazzoletti. Mi trovo sempre bene, le feste natalizie le ho passate discretamente come spero di voi tutti; state tranquilli, saluti e abbracci, Luigi.

Biglietto dello Stalag VIII C, manoscritto da Bernardo SPERICO, matricola 7589, inoltrata il 32.12.43 per Molare, frazione di Olbicella (Alessandria)

Santo Stefano 26.12.43, carissima sorella, con molto piacere invio questa mia lettera per darvi mie notizie, vi posso anche dire di aver fatto un buon Natale come spero anche di voi. Cara sorella, prossimamente ti invierò il modulo per il pacco, possono essere inviati due al mese dal peso di 5 kg, ti prego di spedirmeli presto, dal contenuto che si conservi: castagne, pasta, riso, farina, fichi secchi, e se possibile anche sigarette;  mandami notizie dei fratelli, tue notizie e dei nipotini, prego che un giorno possa riabbracciarvi tutti, baci a papà e mamma, tuo fratello Nando.

I.M.I. INTERNATI MILITARI ITALIANI NELLO STALAG VIII B – Vitoronzo Pastore

I.M.I. INTERNATI MILITARI ITALIANI NELLO STALAG VIII A – Vitoronzo Pastore

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