I.M.I. Internati Militari Italiani

I.M.I. INTERNATI MILITARI ITALIANI NELLO STALAG XIII B – Vitoronzo Pastore

Stammlager XIII B

Lo Stalag XIII B iniziò la sua funzione nel luglio del 1940 dislocato vicino alla città di Weiden; ospitò prigionieri di guerra di nazionalità diverse: Russia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia, Belgio, Polonia, Serbia, Spagna, e Jugoslavia. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 arrivarono gli Italiani.  Nel mese di aprile del 1944 ospitò circa 35.000 uomini.

Il 90% degli internati furono assegnati a lavorare nelle aziende della zona di Weiden. Alcuni nelle aziende agricole, altri nelle fabbriche, e alcuni prigionieri vennero inviati a lavorare nelle vicine miniere di carbone in condizioni brutali.

I prigionieri russi, in gran numero rispetto ad altre nazionalità, vennero separati, il loro trattamento fu raccapricciante. Il tasso di mortalità fu molto alto per malnutrizione e malattie. Nel 1941 il sindaco di Weiden chiese al comandante del vicino campo il permesso di inviare i prigionieri russi morti al crematorio, perché il cimitero comunale stava diventando troppo pieno.

Il 16 aprile del 1945, aerei da combattimento alleati attaccarono un treno che passava attraverso Weiden; le esplosioni causarono ingenti danni ad alcune case e a tre baracche dello Stalag; diversi prigionieri rimasero uccisi. Secondo un prigioniero belga, gli Alleati sapevano che il campo era lì; uno dei piloti agitò le ali a loro, come gesto amichevole per i prigionieri.

Lo Stalag XIII B venne liberato dalle forze americane il 22 aprile 1945

Corrispondenze dal campo di lavoro 14023 dello Stalag XIII B

Cartolina di risposta inoltrata il 3.7.44 dall’Ufficio postale di Curinga (Catanzaro), per  Vincenzo CEFALY, matricola 20294

  • Inoltrata il 7.7.44 dall’Ufficio postale di Nicastro (Catanzaro), per  Francesco STELLA, matricola 23346,

Carissimo figlio, godiamo buona salute, i pacchi non se ne possono spedire, non appena ci sarà ordine penserò io. Fatti coraggio che fra non molto tutto sarà finito e verrai tra le nostre braccia. Saluti e baci da tua madre e famiglia, tuo padre Vincenzo.

  • Inoltrata il 4.7.44 dall’Ufficio postale di Conflenti (Catanzaro), per  Domenico CALIPANI, matricola 22054

Carissimo figlio, oggi ho ricevuto la tua cartolina, con gioia apprendo che stai bene, anche noi. Dei tuoi fratelli, Giovanni si trova a Reggio, Peppino vicino a Napoli, tua moglie e le tue figlie stanno bene, tanti cari baci tuo papà Angelo.

Fronte e retro di biglietto manoscritto il 24.6.44 da Nando ZILIANI, matricola 240971, campo di lavoro 13037, inoltrata per Pontenure (Piacenza)

Carissimi genitori, sono già più di due mesi che sono privo di vostre notizie. Forse dovuto al fatto che in questi mesi ho cambiato due campi e finora non ho ricevuto nessun pacco, mentre i miei compagni, che hanno subito la mia stessa sorte, hanno ricevuto lettere e pacchi viveri. Mi raccomando di scrivere bene il mio indirizzo, la scorsa settimana vi ho spedito altro modulo per il pacco, mandatemi solo roba da mangiare a condizioni che non vi sacrificate per le mie richieste; piuttosto scrivete, sono in pensiero per voi. Saluti e baci a tutti in famiglia, vostro figlio Nando.

I.M.I. INTERNATI MILITARI ITALIANI NELLO STALAG XIII A – Vitoronzo Pastore

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