I.M.I. Internati Militari Italiani

I. M. I. INTERNATI MILITARI ITALIANI NELLO STALAG XIII D – Vitoronzo Pastore

Stammlager XIII D

Lo Stalag XIII D venne istituito a Nürnberg (Norimberga) nel settembre 1939 come campo di internamento per civili. Nel giro di un paio di mesi, i civili furono trasferiti altrove per far posto ai prigionieri di guerra provenienti dall’invasione della Polonia. Dal maggio del 1940 arrivarono in gran numero prigionieri norvegesi e militari provenienti dalla Campagna di Francia fino a quando furono pari a circa 150.000 ad eccezione degli ufficiali inviati all’Oflag XIII A.

Nel mese di agosto 1940 tutti gli uomini abili al lavoro vennero trasferiti agli Stalag XIII A, XIII B e XIII C, rimasero quelli già impiegati e ospitati nei singoli Arbeitskommando.

Nel giugno 1941 un massiccio afflusso di Sovietici proveniente dalla Operazione Barbarossa arrivarono allo Stalag XIII D. Nel mese di agosto 1943 lo stesso fu gravemente danneggiato nel corso di un bombardamento alleato; 23 baracche di legno vennero bruciate, miracolosamente solo due sovietici rimasero uccisi. Tuttavia, in successivi attentati dinamitardi, molti prigionieri perirono nei singoli Arbeitskommando. Alla fine di settembre 1943 iniziarono ad arrivare i primi Italiani.

Dal novembre 1944 al marzo 1945 un settore dello Stalag XIII D venne designato Oflag 73 e utilizzato per ospitare gli ufficiali di varie nazionalità evacuati in fretta dai campi nell’est dal rapido avanzamento della Armata Sovietica. Tra questi molti Americani e aviatori britannici dello Stalag Luft III. Il 12 aprile 1945 migliaia di prigionieri del XIII D marciarono verso lo Stalag VIII A; 4 giorni dopo lo Stalag XIII D venne liberato da truppe americane.

Corrispondenze di due ufficiali italiani internati all’Oflag 73, dal novembre 1944 all’aprile 1945, prima erano dislocati a Beniaminowo (Polonia)

Fronte e retro di biglietto manoscritto il 28.11.44 dal tenente colonnello Aquilino GUIDANI, matricola 01302-B-74, inoltrato il 4.12.44, per Cuneo

Vanna cara, ricevuto tue del 26 e 29 ottobre, puoi pensare alla mia gioia dopo tanti giorni di attesa. Sta bene per quanto mi dici per le scuole e che Bruno si terrà preparato per liquidare i suoi esami non appena possibile. Non so come ringraziarti per i pacchi, ma già ti dissi guai se ti privassi di qualcosa tu e i bambini per me. Io sono forte e supererò tutto perché abituato a tutti i sacrifici e a tutti i disagi di tanti anni. Spero che riuscirai a trovare un po’ di legna per questo inverno, forse Raffo potrebbe aiutarti. Ringrazialo per la scatoletta. Non mando buoni alla sorella dell’attendente perché fino ad ora nessun pacco è arrivato dall’Italia compreso dagli Inglesi. Ieri ho ricevuto due pacchi da casa mia e con un po’ di economia faccio avanzare qualcosa per il Natale che purtroppo anche quest’anno saremo costretti a passare lontani. Ti faccio fin d’ora i miei migliori auguri con la speranza di passare invece la Pasqua finalmente assieme. Non mandarmi il maglione, in qualche modo mi aggiusterò come l’anno scorso. Anche qui il tempo è sempre cattivo, da due giorni tende a migliorare. Spero sarai riuscita a comprare anche un po’ di fagioli, non preoccuparti per le noci, da casa mia ne ho ricevuto un bel cartoccio, danno molte calorie e già ne ho sentito gli effetti, ringraziali molto di questa attenzione che mi ha tanto commosso. Sono pure contento per la proroga per la spedizione dei moduli, così i miei fratelli potranno approfittarne. Grande gioia ho pure provato nel sentire che hanno ancora potuto aiutare. Povera cara, quanti sacrifici ti tocca sopportare per me! Ho mia riconoscenza, la mia dedizione, il mio affetto ti saranno perenni e spero poterti ancora ricompensare come ben meriti. Il tabacco e i sigari mi saranno preziosi perché da casa mia più non ne ho ricevuto. Coraggio cara, sii forte e tranquilla, siamo sicuramente vicinissimi alla fine delle nostre sofferenze. Ancora tutti i miei più cari auguri a te e ai bambini per le prossime feste. Con tutto l’animo tuo Lino.

Fronte e retro di biglietto di risposta inoltrato il 27.11.44 dall’Ufficio postale di Treviso per il tenente Mario MATTIOLI, matricola 305652-B-123

Caro Mario, l’ultima tua porta la data del 18 settembre, oggi ricevo 2 tue del 26 agosto e del 1° settembre. Dici che stai bene tanto per dire, che sei ancora vivo, vero? A quest’ora spero sarai libero e ti troverai meglio. Hai ricevuto il pacco spedito da Sacile? Se non si chiudeva la spedizione in luglio, avrei potuto mandarti altri. In settembre ti ho spedito 4 pacchi, in ottobre altri due; quattro per posta, uno a mezzo dell’Ufficio Provinciale Collocamento, l’ultimo impostato a Sacile. Chissà se li hai ricevuti!. A Treviso sono stati fermi 20 giorni per impedito trasporto. Va in albergo e trattati  meglio che puoi. Non pensare a noi che campiamo bene: viviamo, restiamo e anche risparmiamo, tanto viene il “lupo” e porta via tutto. Ho comperato una bellissima bicicletta a Teresina da Michelin a Conegliano. Ha incominciato la scuola il 6 corrente. Teresina non so se avrà un posto. Toni va benone a scuola, è il migliore. Qui, ora, allarmi continui. Ho allontanato da casa biancheria, vestiti, scarpe, libri, facilmente porterò via la mobilia più bella, e poi… se sarà pericolo andremo anche noi, forse a Lutrano dove si trovano sfollati lo zio Rodolfo da Ponte di Piave, la Annuccia e tutti quelli della linea del Piave. Hai portato con te in Germania il tuo libretto ferroviario e il panciotto del tuo vestito nuovo? Non li trovo. Noi bene e speriamo di vederci presto, ma no ci vedo chiaro, baci Giuseppina.

Internati al Arbeitkommando, campo di lavoro 16001 dello Stalag XIII D

Cartolina in lingua francese, manoscritta l’11.11.43 dal soldato artigliere Silvio FORTINO, inoltrata il 22.11.43 per Padova

Manoscritta l’11.11.43 dal soldato artigliere Eusebio FORTINO, inoltrata il 22.11.43 per Padova

Manoscritta il 13.11.43 dall’artigliere Aldo NEGRI, inoltrata il 22.11.43 per Castelletto Ticino (Novara)

Manoscritta il 22.4.44 da Pietro NOVORINA,  matricola 1394, inoltrata il 12.5.44 per Barengo (Novara)

Carissimi, sto bene così spero di tutti voi, non ho ricevute le seconde vostre notizie, vi prego di scrivere sovente; non ho ricevuto nessun pacco, appena ricevete il modulo affrettatevi ad inviarlo, è importante, sono sempre col mio amico FONTANETO, vi saluto e vi bacio vostro figlio Pietro.

Manoscritta il 7.6.44 da Salvatore TACCHINI,  matricola 1517, inoltrata il 26.6.44 per Gragnano Trebbia (Piacenza)

Carissimi tutti, da tempo non ricevo vostre notizie, spero che stiate tutti bene. Il pacco non mi è ancora giunto, i moduli sono stati spediti, i pacchi si possono spedire anche per mezzo della Croce Rossa Italiana, saluti e baci a tutti, vi ricordo sempre, pregate per me, Salvatore.

Biglietto manoscritto il 20.2.44 da Luigi GARBI,  matricola 1432, inoltrato il 9.3.44 per Piacenza

Carissimo padre, questa è la terza lettera che scrivo compreso i tagliandi per il pacco, da voi non ho ricevuto niente, non pensiate che mi trovi bene; il pensiero è sempre rivolto a voi tutti; è vero che lavoro, ma senza paga, perciò senza soldi per poter riempire la pancia, anche avendo la moneta non mi servirebbe a niente, non riempie la pancia, se arriverebbe un po’ di riso riempirei la pancia e conservare il respiro per poter un giorno ritornare e riabbracciarvi tutti. Tanti cari baci e abbracci da vostro figlio Luigi.

Manoscritto il 20.6.44 dal soldato Igino RONCHETTI, matricola 1304, inoltrato il 4.7.44 per Settesorelle di Vernasca (Piacenza)

Carissimo padre, vi faccio sapere che pochi giorni fa inviai un quinto modulo per la spedizione del pacco, spero che almeno uno lo abbiate ricevuto. Fatemi sapere se avete ricevuto notizie dei miei fratelli, nel caso affermativo vi prego di mandarmi i loro recapiti. Cosa fate di bello? Le bestie ci sono ancora? E di quale pascolo usufruiscono, e la campagna? Quest’anno ha prodotto il fieno necessario? E il grano? Fatemi sapere tutte queste cose. Vi dico che sono sempre insieme ai cugini Andrea a Mario Villa e l’amico Virginio, anche loro stanno bene, ricevete i loro saluti. Un grosso bacio alla bambina, che sempre ricordo, alle mie sorelle, a voi tutti, agli amici e parenti, scrivetemi, non fatemi stare in pena, abbracci, vostro caro figlio Igino.

Internati in altri campi di lavoro

Manoscritto il 5.12.43 da Primo RUGGERI, matricola 751, campo di lavoro 16005, inoltrato il 13.12.43 per Bedonia (Parma)

Caro padre, madre e sorella, giungo a voi dandovi mie notizie, di salute sto bene sperando sia la medesima di voi tutti: miei cari sono a dirvi che la settimana scorsa vi ho spedito un buono per mandarmi un pacco di 5 kg, l’avete ricevuto? Rinnovo di non inserire fiammiferi e neanche vetri, avrei bisogno di un paio di calze, una maglia di spessore, pane, biscotti sostanziosi, roba che pesa poco con tanta sostanza, ma non pensate a male che sto bene, sono insieme a Paolo e tutti gli altri che vi ho citato in precedenza. Fatemi sapere le novità del paese, altro non mi resta che inviarvi baci e abbracci, Eugenia, parenti e amici, mi raccomando e ribadisco che sto bene, vostro figlio Primo.

Manoscritta il 6.11.43 dal caporale maggiore Giovanni FERMI del 44° Fanteria-Atene, campo di lavoro 16019, inoltrata il 7.12.43 per Cortemaggiore (Piacenza)

Manoscritta il 25.5.44 dal soldato Giuseppe VACCARINI, matricola 2758, campo di lavoro 16012, inoltrata il 31.5.44 per Milano

Carissimi, come lavoro non sono più sulle macchine, mi hanno spostato in magazzino e me la passo meglio. Sono contento che abbiate ricevuto i miei saluti per radio e credo che ne sentirete ancora, tanti saluti a tutti, baci e un arrivederci presto, baci particolari alla mia nonnina vostro Giuseppe.

Manoscritta il 9.4.44 da Andrea GALLO, matricola 7616, campo di lavoro 16014, inoltrata il 5.5.44 per Torre Bormida (Cuneo), timbro di arrivo il 16.5.44

Cari genitori, sto sempre bene, è da  un po’ che non ricevo vostre notizie: l’ultima vostra risale al 6.2.44, spero sempre in buona salute. Ho inviato dei moduli per la spedizione di pacchi, nel pacco inviatemi solo roba da mangiare, il mio pensiero è sempre rivolto a voi tutti, baci da vostro figlio Andrea.

Biglietto manoscritto il 5.2.45 dal sergente Edoardo TRIBI, matricola 17091, campo di lavoro 16049, inoltrato il 12.2.45 per Fiorenzola d’Arda (Piacenza)

Carissimi genitori, sono a voi con questa mia seconda lettera per dirvi mie nuove, la salute è buona così spero di voi tutti. sebbene il mio desiderio è sapere vostre notizie che non ricevo da parecchi mesi, spero sempre in bene. La vita qui prosegue come al solito, vivo sempre con la speranza di un ritorno immediato. Non altro da aggiungere, invio a tutti voi baci e speranza, vostro amato figlio che sempre vi pensa, addio, Edoardo.

Inoltrato il 9.6.44 dall’Ufficio postale di Monticelli d’Ongina (Piacenza), per il soldato Gino CASALINI, matricola 6501, campo di lavoro 16031

Caro marito, con pronta sollecitazione ho ricevuto un’altra tua lettera che m’informa di hai ricevuto 3 pacchi su 5 spediti. Domani spedirò un altro pacco (tutto pane) con la speranza che tu ci raggiungi presto. Mi chiedi se stiamo a casa; abbiamo deciso che fino alla fine della guerra staremo qui. Da noi, ringraziando il Cielo, non ci sono pericoli e neanche si sono verificati in zona. Con noi ci sono due famiglie sfollate da Piacenza, per la paura e non da pericoli. Noi tutti bene come spero di te. Sono stanca di aspettare, tutti noi ci auguriamo un presto tuo ritorno. Gino, mi domandi anche di Gileto, stai tranquillo, faccio tutto io quello che c’è da fare, dice che se è promosso ti scrive lui. Carmen dice che è stato promosso e il 4 giugno è stato il giorno della sua cresima tenuto da Eusebio. Domani, nel pacco ti invio la sua fotografia. A Gileto gli è passato il morbillo, in via di guarigione sono rimasti Eva e Gianni. Termino col salutarti baciandoti caramente, tua Ada che sempre ti ricorda e a cui manchi. Saluti da tutti. Mario si è fatto sentire tramite Radio Sardegna, a presto.

Manoscritto il 4.7.44

Caro marito, ho ricevuto la tua cara lettera attesa e desiderata. La salute di tutti noi è buona. Gino caro, credo che ti chiederai come mai questa lettera la scrivo io al posto di tua sorella. Scrivevo ad Alfredo; tua sorella impegnata al lavoro, mi ha pregato di scriverti, non dubitare, sta bene e ti invia abbracci e baci. Ti chiederai come mai non ti ho mandato il salame, soddisferei tutto quello che mi chiedi, purtroppo per il salame non è stato possibile. La settimana scorsa ti ho spedito il pacco che contiene formaggio, farina gialla, riso, tabacco, dadi, caramelle e pane. Il desiderio è sempre di sapere se tutto ti arriva. Quando puoi e quando vuoi mandaci i bollettini per i pacchi, faremo tutto il possibile per inviarti, come tu dici, solo roba da mangiare. I pantaloni te li ho inviati. Noi siamo tutti nel palazzo vecchio, tutti insieme, come prima e speriamo di rimanere  fino al tuo ritorno. I bimbi stanno bene, chiedono sempre: quando arriva papà? Anch’io ti aspetto con tanta trepidazione, saluti e bacioni tua Ada.

I.M.I. INTERNATI MILITARI ITALIANI NELLO STALAG XIII C – Vitoronzo Pastore

I.M.I. INTERNATI MILITARI ITALIANI NELLO STALAG XIII B – Vitoronzo Pastore

I.M.I. INTERNATI MILITARI ITALIANI NELLO STALAG XIII A – Vitoronzo Pastore

 

 

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