I.M.I. Internati Militari Italiani

I. M. I. NELLO STALAG IV A – Vitoronzo Pastore

Stammlager  IV A

Lo Stalag era situato a sud del villaggio di Elsterhorst (oggi Nardt), nei pressi di Hoverswerda in Sassonia, 44 chilometri  a nord-est di Dresda (da non confondersi con lo Stalag IV A di Hohnstein, che si trovava a 15 km  da Dresda).

Venne aperto nel 1938, come Stalag IV. I primi occupanti furono 350 prigionieri provenienti dalla Cecoslovacchia,  alloggiati in tende. Nel 1939, con l’invasione della Polonia, affluirono prigionieri polacchi, questi costruirono 40 baracche; nel mese di ottobre del 1940 venne designato Stalag IV A.  Nel giugno 1940 vennero alloggiati gli ufficiali, prevalentemente francesi, successivamente da belgi, britannici, canadesi e jugoslavi e istituito l’Oflag IV D (campo per ufficiali). In un’altra zona, diverse baracche vennero trasformate in ospedale per  detenuti denominate Lazzaretto 742.

Dal 1941, lo Stalag ricevette prigionieri di guerra della russia e furono alloggiati in un composto separato, dopo l’8.9.43 arrivarono prigionieri italiani. Le condizioni dei prigionieri dopo il bombardamento di Dresda (febbraio 1945),  peggiorarono notevolmente per malnutrizione generale e di conseguenza un aumento di morti per fame e malattie.

Liberazione e dopo

Con l’avanzata dell’Armata sovietica, affluirono allo Stalag belgi e francesi provenienti dai campi più a est.  Lo Stalag venne liberato dai Russi nel mese di aprile 1945.

Sotto il controllo russo, lo Stalag venne utilizzato per contenere fino a 70.000 soldati tedeschi catturati. Nel mese di ottobre 1945 ritornò, per restituzione, all’amministrazione tedesca ed usato come campo di transito e di quarantena per le truppe che tornavano a casa. Dal 1946, divenne un insediamento di rifugiati provenienti da territori della Polonia, fino a completa chiusura del 31 marzo 1948. I detenuti morti nello Stalag IV A furono sepolti nel cimitero di Nardt. I resti dei prigionieri di guerra francesi, inglesi e canadesi furono riesumati e fatti tornare alle loro terre nel 1952. I russi furono riseppelliti in un boschetto memoriale a Hoyerswerda nel 1974.

Cartolina dello Stalag IV A, manoscritta il 30.7.44 da Antonio MITIDIERO, matricola 265436, inoltrata il 10.8.44 per Nova Siri (Matera), timbro di arrivo il 23.3.45

Cara mamma, questa cartolina per dirti che sto bene, sono sempre in attesa di tue notizie. Ti ho scritto diverse volte, ma ancora non ho ricevuto niente, sono sempre preoccupato e speranzoso di ricevere notizie da casa, ti bacio assai, Antonio.

Manoscritta il 17.5.44 dal caporale maggiore Pietro VENTURI, matricola 237429, inoltrata il 10.8.44 per Milano

Cara mamma, il giorno 9 maggio ho ricevuto un altro pacco (il secondo) e se non mi hanno preso in giro alla posta se ne trova giacente un altro che potrò avere domani, scriverò a lungo domani, saluti a papà e bacioni a te, Piero.

Fronte e retro di biglietto dello Stalag IV A, manoscritto il 5.12.43 dall’alpino Mario SCIUTTO, matricola 237470, inoltrato il 21.12.43 per Alice Bel Colle (Alessandria), timbro postale di arrivo il 1° gennaio 1944

 Carissimi genitori, eccomi dopo un mio lungo silenzio, io sto bene come spero di tutti voi. Cara mamma, io mi trovo in Germania a lavorare in una fabbrica, inviatemi un pacco di kg 5 con roba da mangiare, mandatemi della roba che si conserva a lungo, tabacco e sigarette. Per la risposta utilizzate il foglio legato, per il pacco vi manderò un apposito modulo, rispondetemi presto, sono in ansia per tutto quello che è successo, saluti caramente tutti, baci a voi, vostro figlio Mario.

Cartolina di risposta inoltrata il 24.7.44 dall’Ufficio postale di Gasperina (Catanzaro) per Saverio VONO, matricola 234944, campo di lavoro 1148

Cartolina di risposta inoltrata l’1.8..44 dall’Ufficio postale di Girifalco (Catanzaro) per Salvatore SERGI, matricola 236962, campo di lavoro 1148

Manoscritta il 30 aprile 1944 da Aldo PROCOPIO, matricola 239178, inoltrata il 13.5.44 per San Vito Ionio (Catanzaro)

Carissimo papà, da diversi giorni che dal meridione arrivano delle lettere, voglio sperare che anch’io, presto, avrò il piacere di leggere un vostro scritto. Voi cercate di stare tranquilli, per me non abbiate nessuna preoccupazione poiché godo di buona salute, in attesa di vostre, vi bacio, vostro Aldo.

Inoltrata il 4 aprile 1944 dall’Ufficio postale di Sesto San Giovanni (Milano) per Dario TAVARILLI, matricola 243156, campo di lavoro 1200

Caro nipote, ho ricevuto la seconda cartolina e ho molto piacere nel con statere che stai bene. Riguardo i tuoi genitori stanno bene, non pensare, saluti e baci, tua zia Cecilia.

I.M.I. NELLO STAMMLAGER IV B – Vitoronzo Pastore

 

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