Campo di prigionia n. 352 dislocato a Naivasha (Kenia)
Manoscritto il 19 gennaio 1944 dal caporale maggiore Franco COSENTINO, inoltrato per Catania, timbro di arrivo il 3.4.1944
Alla mia carissima sorella Agatina, con gioia e con il cuore scrivo la presente per darti notizie della mia buona salute fino ad oggi, con la grazia del nostro buon Gesù. Spero che la presente trovi te e famiglia. Mia cara sorella, oggi ho ricevuto un tuo caro scritto che tanto mi ha rallegrato, dopo tanto tempo. Non nascondo l’impressione che mi ha fatto apprendendo tutto quello che avete passato, dormo contento che siete ritornati un’altra volta a Catania, malgrado le condizioni di cui avete lasciato la casa. Cara sorella, abbi cura della nostra cara vecchietta mamma, che poveretta in questa tardi età dovette passare queste sofferenze, in questo non escludo te. Pazienza, ci dobbiamo sempre rassegnare. Cara sorella, non dimenticherai d mettere a conoscenza alla nostra sorella Angela che tanto mi è dispiaciuto, anche essa è andata a Calatabiano, non mancherai a darci i miei più cari saluti assieme a nostro cognato e nipoti benché non ho più ricevuto sue notizie. Non altro, tanti baci a mamma, a te e famiglia, tuo affezionatissimo fratello Franco.
Manoscritto il 16 novembre 1942 da Agazio USSIA con matricola 18769, inoltrato per Guardiavalle (Catanzaro), timbro di arrivo il 10.5.1943
Carissima moglie, rispondo subito alla tua aspettata lettera che portava la data del 5 luglio. Molto mi hai lusingato nell’apprendere che state tutti bene, così ti posso assicurare di me a tutt’oggi. Cara Carmela, mi dici che tutti mi scrivono, solo da te ricevo, ho ricevuto una cartolina da tuo fratello Antonio e due lettere dai miei genitori. Della nostra vita dici di aver pazienza che tutto passerà, dopo avrai soddisfazioni e godrai. Facile a dirlo, ma quando? Se non finisce questa guerra, chissà quanto tempo aspetteremo. Per l’asino, hai aspettato fino ad ora, è meglio che lo tieni. Ho saputo che ti hanno ritardato il libretto e tu non mi hai detto niente, perché? Fammi sapere tutto. Caro figlio, adesso va meglio con la scrittura, siamo a pari classe di scuola, continui ancora, è mettici tanta volontà nell’apprendere, nella vita tutto è buono a sapere per essere migliori di prima. Tanti saluti alla fidanzata di tuo fratello e famiglia, baci ai nostri genitori, tanti bacioni a te esteso ai nostri figli, tuo sposo.
Manoscritto il 9 luglio 1943 dal caporale maggiore Salvatore GARUFI con matricola 2152, inoltrato per Calatabiano (Catania), timbro di arrivo l’1.12.1943
Amatissimo padre e mamma, con piacere vi comunico l’ottimo mio stato di salute, come già sapete mi trovo prigioniero. Credo che vi siano giunte le mie lettere e spero che anche questa vi giunga e trova voi e tutti di famiglia in ottima salute e condizioni. Nelle mie precedenti ho sempre ripetuto di non stare in pensiero per me. Gli inglesi ci trattano bene e l’unica cosa negativa è che siamo circondati dal reticolato. Io sono lontano, ma siete sempre presente con il mio pensiero come pure i miei figli e mia moglie. Non altro da dirvi, vi bacio caramente e vi stringo al cuore assieme ai miei figli e alla mia sposa. Saluti e baci affettuosi ai fratelli e sorelle esteso ai cognati, alle cognate e nipoti, il vostro caro figlio Salvatore che sempre vi pensa.
Manoscritto il 1° dicembre 1942 dal soldato Gaetano CIURRIERE con matricola 56489, inoltrato per Crotone, timbro di arrivo il 24.2.1943
Cara moglie, ti scrivo la presente lettera per darti notizie della mia ottima salute. Così spero che la presente trovi a voi tutti in buona salute. Cara Filomena, io sto bene, come dicevo prima nella precedente lettera che scrissi. Speriamo al Signore che tutto vada bene, che finisca presto per poterci riabbracciare e godere la felicità perduta. Mi raccomando ai ragazzi, falli studiare tutte e due, non trascurare i miei suggerimenti, essi devono essere migliori di noi. Non mi resta altro da dirti, a tutti in famiglia dai i miei saluti e abbracci, baci ai nostri genitori, a te e ai nostri figli tanti bacioni, sempre vi penso, tuo Gaetano.
Scrittore-collezionista – Vitoronzo – Custode della Memoria



