Campo di prigionia n. 353 dislocato a Gilgil (Kenia)
Manoscritto il 23 maggio 1944 dal soldato Giuseppe CUGNETTO con matricola 23963, inoltrato per Zambrone (Catanzaro, ora Vibo Valentia), timbro di arrivo il 27.7.1944
Carissima Signora, rispondo subito alla vostra lettera con la data del 25 marzo 1944. Non può immaginare la mia gioia nell’apprendere che state bene, così vi assicuro di me a di Guglielmo, sia io e lui scriviamo spesso, anche i miei si lamentano che non arriva posta e vi prego di salutarmeli. Vi assicuro che siamo tutti nelle stesse condizioni, per la posta ci lamentiamo noi e si lamentano anche i nostri cari, purtroppo. Ci siamo lamentati presso il comando del campo, per tenerci calmi capiscono il nostro dramma e da un orecchio entrano e dall’altro escono i nostri problemi, dobbiamo subire e starcene zitti. Speriamo che tutto finisca per tornacene tutti in Patria. Cordialità, saluti a tutti in famiglia, Giuseppe.
Manoscritto il 1° maggio 1944 dal caporale Pietro VOTTA con matricola 5417, inoltrato per Curinga (Catanzaro, ora Cosenza), timbro di arrivo il 13.7.1944
Mia cara moglie, ho ricevuto la tua con la data del 14.2.44. godo nel sentire che tutti godete buona salute. Mi dite che siete trattati bene dagli Anglo-Americani, quali nostri alleati, questo mi fa piacere e mi voglio augurare che lo sia, così potrò stare più tranquillo. Noi non ci possiamo lamentare in qualità di prigionieri, ci trattano bene. Il nostro pensiero è che si sbrighino a sconfiggere i tedeschi, è con la loro sconfitta che potremo tornare tutti a casa. Riguardo a tuo fratello, mi dici che siete privi di sue notizie, io non so in quale situazione lui si trovi, bisogna avere pazienza, prima o dopo qualche notizia arriverà. Bacioni affettuosi a tutti tuo affezionatissimo Pietro.
Manoscritto l’8 luglio 1945 dal caporale Francesco CIRANO con matricola 3103, inoltrato per San Vito sullo Ionio (Catanzaro, ora Cosenza), timbro di arrivo il 27.9.1945
Cara mamma, con la presente vi comunico il mio ottimo stato di salute, così vi assicuro di me esteso a tutti in famiglia. Non so quali parole dovrei adattare per chiedervi scusa per il mio comportamento effettuato per quella famiglia, poco educati da parte loro, comunque cara mamma, quando ci vuole, ci vuole e basta, comunque ti prometto di starmene calmo e tranquillo anche quando sarò tornato, perciò stai tranquilla, il tempo appiana tutte le cose. Mi auguro che ricevete notizie di mio fratello Vito, come sta Peppino e cosa fa Raffaele? Non altro che salutarvi tutti, a te e al babbo tanti bacioni e abbracci, vostro figlio Franco.
Manoscritto il 14 maggio 1945 dal soldato Giovanni NAVELLI con matricola 112572, inoltrato per Crotone, timbro di arrivo il 24.9.1945
Mamma carissima, ho ricevuto una vostra con la data del 30.1.1945, dono gioioso nell’apprendere che godete buona salute, così vi posso dire di me. Speriamo di riabbracciarci subito, a noi è arrivata la notizia che la Germania è stata annientata, abbiamo gioito, finalmente, la guerra è finita, ora gli Inglesi penseranno al nostro rimpatrio. Cara mamma, mettetemi al corrente della situazione familiare, non nascondermi niente. Non altro, salutami le sorelle e tutti in famiglia. A voi tanti bacioni e abbracci, vostro figlio che sempre vi pensa. Scrivete spesso.
Scrittore-collezionista – Vitoronzo – Custode della Memoria
PRIGIONIERI MILITARI ITALIANI CAMPO N. 352 (6^) – Vitoronzo Pastore



