Campo di prigionia n. 353 dislocato a Gilgil (Kenia)
Manoscritto il 13 giugno 1944 dall’autiere Domenico ROTIROTI con matricola 19902, inoltrato per Sant’Onofrio (Catanzaro, ora Vibo Valentia)
Cara sposa, ho ricevuto la tua lettera del 26.7.1943. Sono contento sapere che stai bene e che sei andata ad abitare dai miei genitori, naturalmente sono più tranquillo. Si capisce che non vedo l’ora che finisca questa guerra e ritornare fra i nostri cari. Ti prego di inviarmi l’indirizzo di mio fratello Francesco che trovasi prigioniero in Gran Bretagna, siccome adesso si può corrispondere anche tra prigionieri. Le mie condizioni di vita sono migliorate, anche perché attualmente lavoro in una concessione. Il nostro trattamento è più vantaggioso. Voi tutti in famiglia siete il mio unico pensiero di solitudine in cui sto trascorrendo questa parentesi della mia vita. Gradite i miei più affettuosi abbracci e baci, tuo affezionatissimo sposo Domenico.
Manoscritto il 5 luglio 1943 dal sodato Francesco MARCONI con matricola 23977, inoltrato a Grottammare (Ascoli Piceno), timbro di arrivo il 10.9.1943
Carissimi genitori, scrivo per comunicarvi dell’ottimo stato della mia salute, come spero di voi tutti. Pochi giorni fa ho ricevuto una lettera da mio fratello Guerrino, dove mi dice che pure lui sta bene, e mi ha assicurato di voi tutti. Io spero sempre di ricevere vostre notizie. In tutto ho ricevuto 20 vostre lettere contro le 118 che ho scritto io. Tralascio inviandovi i miei più cari saluti al nonno e familiari tutti. Saluti e baci alla mia cara moglie e a voi tanti bacioni, vostro Franco.
Manoscritto il 7 dicembre 1943 dal caporale maggiore Nicola GRADIA con matricola 332040, inoltrato per Lonadi (Catanzaro, ora Vibo Valentia)
Concettina cara, ti scrivo questa mia lettera per farti sapere che la mia salute è buona, come meglio spero e augurandomi che questa mia ti raggiunga in ottima salute assieme ai nostri adorati figli. Tanti auguri per il tuo onomastico. Fammi sapere qualche cosa tua, ad esempio come passi una giornata e fammi sapere anche qualcosa dei nostri famigliari. Non altro, ti abbraccio e ti bacio esteso ai nostri figli ed ai nostri genitori. Tuo sposo Nicola.
Manoscritto il 4 marzo 1944 dal soldato Antonio IANCORELLI, con matricola 5006, inoltrato per Vallefiorita (Catanzaro, ora Cosenza), timbro di arrivo il 2.5.44
Cara mamma, in questo lungo periodo che mi trovo lontano, nel mio pensiero siete la più vicina, passano giorni preoccupanti essendo che da parecchi mesi sono privo di vostre notizie, anche dai miei fratelli. Sembra a voi tutti chi io sia svanito nel nulla, invece ci sono e vi scrivo tutte le settimane. Mi auguro che questa mia vi raggiunga e nello stesso tempo mi auguro che mi raggiungono le vostre. Fatemi sapere di Pepe se si trova ancora a Milano. Nelle mie precedenti vi feci noto che sono assieme a Zappano Antonio, anche lui vi ha scritto e aspettiamo con ansia le vostre notizie. Nell’ultima vostra appresi la dipartita di Pappa Antonio, tanto mi addolorò, in passato e per lungo periodo siamo stati amici. Non altro da dirvi, scrivete, scrivete, non fatemi stare con brutti pensieri. Tanti saluti a chi chiede di me, saluti a parenti ed amici, saluti e baci affettuosi in famiglia, a voi cara mamma e al caro padre tanti abbracci e bacioni, vostro figlio Antonio.
Scrittore-collezionista – Vitoronzo – Custode della Memoria
PRIGIONIERI MILITARI ITALIANI CAMPO N. 353 (1^) – Vitoronzo Pastore



