Campo di prigionia n. 352 dislocato a Gilgil (Kenia)
Manoscritto il 29 dicembre 1941 dal soldato Raffaele GRECO con matricola 40041, inoltrato per Lecce
Cara sorella, godo ottima salute e così spero di voi. E altrettanto sia per vicini e conoscenti. Tanti saluti a Lina, Concettina, Casimino e nonna Luigia. Sono ancora in attesa delle fotografie promessami da ottobre dell’anno scorso, spero che le vorrete e potrete mandarle, mi saranno da conforto un questi momenti tristi. Speriamo ad un presto arrivederci, scrivete all’indirizzo sopra segnato che non vi sbaglierete. Ricevete tutti tanti saluti, a te e zia tanti bacioni, tuo fratello Uccio. Assieme a me c’è Ilario CHIAMATORA e Casimino SPADA di Giosuè.
Manoscritto il 24 novembre 1944 dal caporale maggiore Leonardo SCATIGNA, con matricola 29543 inoltrato per Bari
Miei cari, con grande sorpresa ho appreso la bella notizia di Tonino, speriamo che riesca a sottrarsi ai tedeschi, dato la fuga già comunicato dalla radio che Tirana è sgombra dai tedeschi. Con gioia immensa apprendo che tutti godete buona salute, al pari vi assicuro di me, solo la distanza mi turba: le foto le ho ricevute, le ho gradite molto, ma di Tonino non ne ho neppure una. La zia Maria ancora non mi ha scritto, eppure tre volte in due mesi lo ha fatto, forse sono andate perse, comunque attendo sue notizie. Per Tina non è scusabile non scrivermi e so benissimo di cosa si tratta, va bene anche così. Caro Domenico, non posso assicurarti quando verrò, ma spero presto, fai tu come vuoi che io ormai sono vecchio. Ricambio affettuosamente tutti, tanti saluti e baci a mamma e al babbo, Buon Natale a tutti, baci a Marisa, vostro affezionatissimo figlio Leonardo.
Manoscritto il (non datata) Augusto NETRAMILE con matricola 50133, inoltrato per San Ferdinando (Reggio Calabria), timbro di arrivo il 9.6.43
Maria carissima, ieri mi è giunta la tua tanta gradita, sono contento che stai bene e che a San Ferdinando ti trovi bene. La nostalgia è per me il male inguaribile. I miei tutti sanno quanto mi era duro stare pochi giorni lontano da casa, mentre oggi per l’ottavo anno rimango lontano e chissà fino a quando mi sarà proibito rivedere il mare che spesso rivedo il suo agitare, il star calmo nei tramonti d’agosto e più bello ancora quando in certe notti fa da specchio alla luna. Non conosco il tuo paese. Vicino a me dorme un tuo paesano, ha molte cartoline e le guardo spesso, essendo del Garda è bellissimo. San Ferdinando non ha certo le bellezze di Desenzano, ma i tuoi occhi avvezze a guardare sul lago, credo che rimangono delusi quando si posano con lo sguardo sul golfo del Tirreno. Non si può concedere tutto quel che si vuole, Dio c’impone dei sacrifici e il più grande per me è dello posare lo sguardo sui monti oltre il reticolato. Tanti baci e abbracci, tuo Augusto.
Scrittore-collezionista – Vitoronzo – Custode della Memoria
PRIGIONIERI MILITARI ITALIANI CAMPO N. 353 (3^) – Vitoronzo Pastore


