Carabinieri

Legione dei Carabinieri di Torino

BICENTENARIO DELL’ARMA DEI CARABINIERI

LEGIONE DI TORINO (1^)

Vittorio Emanuele I di Savoia,  rientrato in Piemonte dopo la caduta di Napoleone, costituì il Corpo dei Carabinieri ispirandosi alla Gendarmeria francese. Napoleone, che aveva letteralmente messo a soqquadro l’Europa per un buon decennio, era stato appena dichiarato decaduto dal suo imperiale titolo il 3 aprile 1814 e Vittorio Emanuele I di Savoia poteva finalmente fare ritorno, sull’onda della Restaurazione, al suo Regno di Sardegna. I suoi possedimenti comprendevano, oltre l’isola, i Ducati di Savoia, di Aosta, di Monferrato, di Nizza, di Oneglia, le città di Alessandria, di Voghera, di Tortona, di Vigevano e le zone della Val Sesia, della Val d’Ossola e Lomellina.

Nel giugno del 1814 fu redatto dalla Segreteria di Guerra (equivalente all’attuale Ministero della Difesa) un “Progetto di istituzione di un Corpo militare per il mantenimento del buon ordine” a firma del capitano reggente di Pinerolo, Luigi Prunotti. In diciotto articoli del regolamento servirono come base a successivi documenti. Il 16 giugno dello stesso anno fu completato un secondo studio, il Progetto d’Istruzione Provvisoria per il Corpo dei Carabinieri Reali”, controfirmato dal Generale d’Armata Giuseppe Thaon di Revel.

Nello stesso si prevedevano molteplici compiti che, in un italiano un po’ piú moderno del testo originale, suonano così: «Si farà ogni giorno da due carabinieri d’ogni Brigata a cavallo un giro di pattuglia sulle strade principali, quelle di traversa, sulle strade vicinali, nei comuni, casali, cascine e altri luoghi del distretto di ciascuna Brigata. I Marescialli e i Brigadieri marceranno coi Carabinieri per i suddetti giri di pattuglia, anche per i compiti di servizio sia ordinario che straordinario.

I Carabinieri arresteranno i malviventi di qualunque specie anche se semplicemente sospetti o colti in flagrante contro i quali la voce dei cittadini richiederà la loro azione».

I casi straordinari d’intervento dei costituendi carabinieri comprendevano anche: furti con scasso, commessi da bande di malviventi, incendi e assassini; rapine a corrieri governativi, diligenze cariche di munizioni o di soldi dello Stato; rapimenti; repressione dello spionaggio; repressione del contrabbando e dell’accaparramento di granaglie e di viveri; lotta ai falsari. Il progetto prevedeva la formazione di una sorta di Ministero degli Interni, detto “Buon Governo”, con la funzione di sovrintendere all’apparato di polizia, di cui i carabinieri erano la forza militare a disposizione con lo scopo di fornire al Piemonte un Corpo di Polizia simile a quello francese della Gendarmerie.

Il nome Carabiniere deriva dall’arma in dotazione: la carabina.  Dal punto di vista militare, si trattava di un Corpo di Fanteria in linea; il primo personale arruolato fu infatti selezionato nei reparti piemontesi e per molto tempo restò un Corpo d’èlite (si pensi ad esempio, che tutti i Carabinieri dovevano saper leggere e scrivere, attitudine al tempo davvero minoritario).

I Carabinieri vennero costituiti in “Arma”, secondo le Armi combattenti: Fanteria, Artiglieria, Cavalleria; l’8 maggio 1861 divennero “Arma dell’Esercito” o l’“Arma” per antonomasia.

Con il Regio Decreto del 24 gennaio 1861 si procedette al riordinamento dell’Esercito, furono istituite per l’Arma dei Carabinieri 13 Legioni Territoriali che assunsero un numero progressivo a cominciare dalla 1^ di Torino ed una Legione Allievi che divenne la 14^.

 La Legione di Torino inaugurata il 10 novembre 1861, oltre al Gruppo del capoluogo assorbì quello Novara, Aosta e Vercelli, questi due ultimi creati nel 1927. L’altra Legione piemontese, quella di Alessandria venne istituita nel  1919, all’inizio si articolò sulle Divisioni di Alessandria, Cuneo e Pavia, con l’aggiunta di Asti nel 1935.

Disegno eseguito dall’alunno Fabrizio GIOINO, Classe IV Sez. E, Scuola Primaria 1° Circolo Didattico “G. Marconi” Casamassima (Bari)

 E’ la prima cartolina edita dalla Legione Carabinieri di Torino, nel 1902. Vi figurano una scorta d’onore dei Carabinieri, la collina di Superga e l’episodio del carabiniere Giovanni Scapaccino, la prima Medaglia d’Oro al Valor Militare dell’Arma. Opera del pittore A. D’Albesio, litografia Doyen, Torino. Inoltrata il 26 gennaio 1903 dall’Ufficio postale di Moncalieri (Torino) per Bologna.

La Legione Territoriale Carabinieri Reali di Torino commemora i 110° anno dalla creazione dell’Arma dei Carabinieri. Inoltrata il 29 maggio 1924  dall’Ufficio postale di Torino per Taranto.

 “Per la Patria e per il Re” . Inoltrata il 29\3\34 dall’Ufficio Postale di Torino per Roma. Tipografia Vincenzo Bona, Torino.

 Inoltrata il 20 maggio 1929 dall’Ufficio Postale di Brescia per Siena Arti grafiche L. Giachino Torino.

Inoltrata il 7 febbraio 1934 dall’Ufficio Postale di  Novara per Cuneo. Edizione F. Duval, Milano

Inoltrata il 6/8/54 dall’Ufficio Postale di Torino per Santeramo in Colle (Bari)

Illustrata da Leo Gal, edita da Detomatis e Peracchi, Torino

Cartolina fotografica della Tenenza dei Carabinieri Reali in servizio all’Esposizione di Torino nel 1902, edita da G. Berardo, Torino.

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