I.M.I. Internati Militari Italiani

CANOSA DI PUGLIA – INTERNATO VINCENZO DI STASI – Vitoronzo Pastore

Vincenzo DI STASI  

Nacque il 23 aprile 1920 a Canosa di Puglia, da Giuseppe e da Maria Del Vento, abitante in via Varrone, 101, di professione contadino. Il 1° febbraio 1940 si presentò al D. M. per chiamata alle armi, fu inquadrato nel 9° Reggimento Fanteria inviato al Deposito Misto Truppe Egeo in Barletta. Il 18.2.40 venne ricoverato all’Ospedale Militare di Bari con giudizio di idoneità ai soli sevizi sedentari in modo permanente.Il 25.9.40 fu trasferito al 50° Reggimento Fanteria in Macerata per la 50ª  Compagnia Presidiaria. Il 20.10.40 si imbarcò a Bari con la 50ª Compagnia sbarcando a Durazzo. L’8 settembre 1943 fu catturato dai Tedeschi e internato in Germania. Il 5 maggio 1945 venne liberato dalle Forze Armate russe.

Il 4.2.1946 dichiarò e sottoscrisse la sua posizione personale:

L’8 settembre 1943 mi trovavo a Durazzo, il giorno 10.9.43 venni catturato dai Tedeschi e deportato in Germania a Görlitz nel Campo di concentramento VIII A. Il 5.5.45. venni liberato dai Russi. Durante tutto il tempo della mia prigionia sono stato sempre ammalato perché affetto di pleurite acuta alla spalla destra. Il 6.5.45  intrapresi il viaggio di ritorno in Patria. Giunsi a casa il 6.6.45.

Biglietto postale per le FF.AA. per via aerea affrancata con c. 50 “Imperiale” soprastampato P. M., manoscritto da Vincenzo DI STASI, inoltrato il 7.9.43 dall’Ufficio Posta Militare n. 402 dislocato a  Durazzo, al retro timbro di arrivo a Canosa il 10.9.43

Carissimi genitori, vengo a rispondere alla vostra desiderata lettera, sono molto contento nel leggere che godete ottima salute, di tutti in famiglia come pure vi posso assicurare di me. Cara madre, del fratello Antonio ho capito tutto, vi feci notare che lui mi scrisse subito e il ritardo è attribuito alla posta. Speriamo alla Madonna del suo immediato ritorno. Mi disse che stava bene.

Del fratello Michele, non vi ho allarmato più di tanto, fu fatto prigioniero, speriamo che scriva subito per farci stare tutti tranquilli. Comprendo il vostro dolore, eravamo tre figli in casa e siete rimasti soli. Bisogna rassegnarci e pregare la Madonna che ci faccia tornare a casa sani e salvi come siamo partiti. Sono in pensiero per quello che succede in Italia per i bombardamenti, allarmi e sbarchi. Speriamo che non arrivino mai dalle nostre parti. Raccomando di non stare in città e di isolarvi in campagna, è molto più sicuro. Non siate in pensiero per la posta che arriva in ritardo, esso è dovuta ai mezzi che in questo periodo non possono viaggiare tranquilli come prima. La vostra ultima corrispondenza per via aerea ha impiegato 18 giorni. Caro padre, della siccità e della campagna che ha bisogno di acqua, ormai siamo a settembre, come ogni anno arrivano le prime piogge e si recupera. Scrivetemi presto, fatemi sapere più cose, soprattutto se arriva posta da Michele. Tanti saluti a tutti, amici e parenti, baci da vostro figlio Vincenzo, pronta risposta.

Biglietto dello Stalag VIII C, manoscritto il 24.11.43 da Vincenzo Di STASI, matricola 92110, campo di lavoro 6016, inoltrato l’8.12.43 per Canosa, timbro di arrivo il 15.2.44

Carissimi, Mi trovo prigioniero in Germania. Lavoro, la vita va discretamente bene; vi penso e vi ricordo continuamente. Prego la Divina Provvidenza che conservi voi tutti in ottima salute e che a presto possa riabbracciarvi. Come state? Scrivetemi subito utilizzando l’apposito legato con l’indirizzo già scritto. Informatemi di tutto. Appena potrò scriverò ancora. Statemi bene, pregate anche per il povero Vincenzo che ha tanto bisogno dell’aiuto Divino. Di Michele cosa sapete? Baci cari a tutti, vostro figlio Vincenzo.

Certificato di fine rapporto di lavoro rilasciato il 31.8.1944 al soldato Vincenzo DI STASI, matricola 92110 dello Stalag VIII A

Archivio privato dell’Autore. Raccoglitore 24

Stammlager l’incubo della memoria – Vitoronzo Pastore

 

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