2022 – 77° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DELL’ITALIA DAL NAZIFASCISMO
Il 25 aprile di ogni anno si festeggia la liberazione d’Italia dal nazifascismo. È conosciuta anche come anniversario della Resistenza, una festività dedicata ai Partigiani di ogni fronte che, a partire dall’8 settembre 1943, contribuirono alla liberazione della nostra Italia. Dopo l’annuncio dell’armistizio le rappresaglie tedesche furono feroci: lo testimoniano l’eccidio di Barletta, i 335 civili massacrati a Roma nelle Fosse Ardeatine, l’eccidio di Marzabotto, un insieme di stragi compiute tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944 dove si contarono 1.830 vittime della tirannia, l’eccidio della Divisione Acqui a Cefalonia e Corfù (per citare solo alcuni episodi).
Il 25 aprile contribuisce in modo conclusivo a non dimenticare quanti lottarono per la difesa degli ideali di indipendenza e di libertà. Si tiene viva la memoria di uno dei periodi più tragici della nostra storia, per trasmettere i valori della Resistenza che consentirono la liberazione del nostro Paese schiacciato dai nazifascisti. Il 25 aprile rappresenta anche la fondazione della nostra democrazia, oltre che di ricomposizione dell’unità nazionale. Una data in cui il popolo e le Forze Alleate liberarono la nostra Patria affermando il diritto alla pace, dopo la guerra voluta dal regime fascista. A pagare furono, come non mai, le popolazioni civili, contro le quali, in un tragico e impressionante numero di episodi sanguinosi, si registrò la brutalità delle rappresaglie; una crudele violenza contro l’umanità, con crimini indelebili culminati nella Shoah. La Scuola Primaria (alla mia epoca si chiamava ‘Elementare’), contribuì per norma, a seguito della legge n. 260 del 1949 (Disposizioni in materia di ricorrenze festive), ad insegnare l’importanza della fine dell’occupazione nazista e la definitiva caduta del regime fascista.
Il 25 aprile rappresenta non solo un monito di pace, ma anche un chiaro incoraggiamento a non arrendersi di fronte alle prepotenze, perché la conquista della libertà costata molti sacrifici e sangue, non può essere né cancellata, né svenduta e né tanto meno confusa.
Il convinto e incondizionato rifiuto di ogni sopraffazione totalitaria, unitamente alla consapevolezza dell’importanza della democrazia, all’affermazione coraggiosa e intransigente del rispetto della dignità umana, al rifiuto di ogni razzismo, alla fedeltà ai propri ideali, sono valori che ci sono stati affidati e per questo ognuno di noi ha il dovere di difendere e trasmettere ai posteri. Il sangue versato dei nostri padri, dalle nostre madri, dei nostri nonni, dei nostri zii, le atrocità del passato sopportate e sfidate per giungere al presente.
Riflettere quindi, sul valore dei diritti dell’uomo, primo fra tutti quello di poter vivere in pace e in libertà, è il forte messaggio che ci ha consegnato la lotta al nazifascismo.
Viva l’Italia libera, viva la Repubblica, viva la Libertà, viva l’Italia.