2a Guerra mondiale

Emilio BETTINI (Russia) – Vitoronzo Pastore

La corrispondenza del sergente Emilio BETTINI

Era inquadrato nel 4° Battaglione Genio Artieri del C. S. I. R.

Anni or sono mi sottoposero l’acquisto della sua corrispondenza dal 22 maggio 1941 all’8.12.43. Essa comprende anche franchigie illustrate della serie “Bassorilievi Romani” e di Illustratori dell’epoca. Seguono alcune trascrizioni del periodo C.S.I.R.-A.R.M.I.R..

Franchigia illustrata da G. Casolaro a cura dell’Ufficio Propaganda Regio Esercito, manoscritta il 12.2.42 e inoltrata il 13.2.42 dall’Ufficio dislocato a Jassinovataja, per Milano

Fronte e retro di franchigia illustrata da Boccasile, manoscritta il 23.3.42 e inoltrata il giorno dopo dall’ufficio dislocato a Karinowskaja

Cara Piera, forse arriva la prima sera e si comincia a tirar su il fiato!! Io al presente bene, e tu? Tante belle cose e bacioni grossi, tuo Emilio.

Fronte e retro di franchigia C.S.I.R., manoscritta il 21.11.42 e inoltrata il 23.11.42 dall’ufficio dislocato a Radcenskoe

Cara Piera, ti spero sempre bene, io ho sempre il raffreddore e lo sto curando. Tanti bacioni tuo Emilio.

Manoscritta il 2.3.42 e inoltrata il 3.3.42 dall’Ufficio dislocato a Jassinovataja, per Milano

Carissima Piera, il solito saluto serale e il solito augurio che presto ti giungano mie nuove. Ti spero bene come pure al presente è di me!! Ho terminato poco fa il mio lavoro e così ho pensato di ricordati. Presto ti scriverò anche una lettera e per ora gradisci i miei più cari saluti e baci, tuo Emilio.

 Inoltrata il 14.3.42

Carissima Piera, ieri ho ricevuto la tua cara e ti ringrazio assai. Mi spiace per il capitano ZUFFI, invierò pure io le condoglianze alla famiglia. Io al presente bene e tu? Oggo c’è sole ed è sabato, buona domenica e grandi baci, tuo Emilio.

Inoltrata i 15.3.42

Carissima Piera, questa mattina mi è arrivato il tuo telegramma, ti assicuro che sono più tranquillo. Io al presente bene malgrado la temperatura sia andata a 15 gradi sotto zero, ben intenso! Ho messo a posto la tua e la mia corrispondenza e così ho pensato di darti mie notizie. oggi è domenica e purtroppo a noi tutti milanesi viene ricordato in un speciale modo. Tanti grossi bacioni, tuo Emilio.

Inoltrata il 30.4.42

Carissima Piera, eccomi a te dopo aver terminato la mia giornata. Per fortuna oggi è tornato il sole ed ha asciugato bene quel fango che si era formato. Io al presente bene e così mi auguro sia si voi. Mi è ritornato l’appetito e a te? Porta pazienza ancora un po’ e speriamo di ritornare presto vittoriosi. Grossi bacioni e saluti a tutti, tuo Emilio.

 Lettera in busta inoltrata il 2 maggio

Caro papà, sono in possesso di una tua lettera del 24 scorso e ti garantisco che per me è stata una sorpresa arrivata così presto, naturalmente per via aerea. Leggo che stai discretamente bene, e così è pure di me al presente malgrado che nel cuor mio  le preoccupazioni per tutto ciò che è la vita civile e specialmente di quello che ho da dare a te. È una cosa tremenda e ti giuro che sarei così felice di poterti rendere questa somma perché comprendo molto bene la tua necessità su questo. Ormai sono due anni circa che sono lontano da casa e dalla mia cara Piera. Sta veramente lottando con energia, ma purtroppo anche lei ha il sacrosanto diritto di riposare e questo stato di cose la rendono nervosa e la comprendo bene che ha bisogno di tranquillità assoluta e di non provare nessuna emozione. Effettivamente per fare una moglie è già tanto (è quanto sento da dire da tutti i miei compagni) e altro ha da pensare al negozio. Grazie alle tue preghiere e speriamo che siano esaudite in modo da poterci rivedere presto. Ti assicuro che ora ho sempre da fare e purtroppo in guerra bisogna prendere i momenti di libertà e dagli attimi di tranquillità. Sono già nove mesi assente da casa e mi sembra così tanto tempo. Ti prego di dirmi tutto direttamente e di scrivermi sovente. Gradisci i miei più cari saluti e baci, tuo Emilio.

Lettera in busta manoscritta il 5.5.42 e inoltrata il giorno dopo

Mio caro tesorone, eccomi a te tutto raccolto come se ti fossi vicino a festeggiare il mio compleanno che ho trascorso in somma compagnia del colleghi! Ormai sono trentuno e non si scappa, però il cuore non invecchia e mi sembra dato la lontananza di ritornare ancora Emilietto dei 20 anni quando mi ero innamorato, o meglio per chiarire, mi stavo innamorando di te. Oggi ancor di più. Quanti bei giorni abbiamo trascorsi assieme, ma però ne passeranno altri ancora più belli. E tu tesoro come lo hai passato il tuo compleanno? Io spero bene e per esserti vicino ieri sera a letto verso le 21,30 circa, ho aperto quella tua bottiglietta di grappa e ho fatto una specie di brindisi con davanti alla tua fotografia. Ti ho detto tante paroline buone e care e mi sembrava persino che mi sorridevi. Ieri ti ho pensato tanto ed eri benché lontano da te, felice che forse la tua festa è anche oggi perché continuo a pensare. Per quest’anno è così, ma per il prossimo sarò a casa e allora ci rifaremo di tutto. Ho sofferto quest’oggi anche in compagnia dei compagni che mi hanno fatto tanti auguroni. Ma è così la vita! In alto i cuori Piera mia che tutto finirà e dopo saremo maggiormente contenti di questo sacrificio. Ed ora ti volevo anche comunicare che appena mi hai detto di scrivere ai Lyon, l’ho fatto ed è tornata sconosciuta e non so proprio cosa dirti. Grazie inoltre del tuo gentil pensiero di volermi mandare  una macchina fitografica, ma non è il caso perché, come tu dici esattamente, in inverno era così, ma ora che incomincia il caldo, preferirei che mi mandassi ancora qualche pellicola che sarà gradita. Costano care per le poche, perciò non triblare. Tieni presente che Barigozzi ritornerà indietro e eventualmente potrai dare a lui in base a quello che ti chiesi. Dalla tua, una delle ultime,  apprendo che ti manca mia posta e mi dispiace, anzi nella mia 139 del 2 aprile ti chiedevo qualche bustina di magnesio S. Pellegrino senza anice e una scatoletta che tu troverai nella mia vecchia casa. Mi spiace quando le mie lettere non ti arrivano e ti pregherei perché lo sai come sono io a dirti le cose che mi mancano. E così per le fotografie che non so se tutte ti sono arrivate, prova a contarle. Dirai che sono noioso, ma lo si diventa, quello che si manda a casa, il viaggio determina un passa mano e certe cose si attaccano alle dita, e poi è solo carta. Parecchio tempo fa mi è capitato nella mia rubrica l’indirizzo della mia maestra delle elementari e gli ho scritto. Dovresti  vedere che lettera che mi ha risposto, e mi dice che parlerà di me ai suoi piccoli alunni e prima di iniziare le lezioni mi ricorderà sempre. Che brava persona era, pure lei e tu puoi capire cosa significa la maestra di quell’epoca. Mi ha fatto piacere e gli risponderò presto pure a lei. Da ometto vado a mangiare, ciao amore, grossi baci, tuo Emilio.

La stessa lettera, compresa di 8 foglietti, essendo spazio vuoto, riscrive con la data del 6 maggio

Mia cara Piera, volevo continuare dopo mensa a dire la verità. Mi hanno fatto trovare una sorpresa per il mio compleanno. Gli ho offerto da bere e infatti alle 20,10 circa si brindava al sergente Bettini con un baccano da non credere. Poi mi sono fermato a giocare a scopa, dove naturalmente mi è toccato vincere! Mi faccio un campione di scopa! Questa mattina alle 6 e ¼ mi sono alzato dopo un buon riposo e così sono ora fresco come una rosa. A Polli, non so se l’ho detto, ho scritto una semplice cartolina come tu mi hai detto. Altro per il momento niente. Chissà i signori di via Stradivari come saranno arrabbiati perché non va più la borsa! È finita la cuccagna cara mia!

Franchigia “Bassirilievi Romani”, manoscritta il 9.9 e inoltrata il 10.9.42 dall’Ufficio dislocato a Karinowskaja

Franchigia illustrata da E. Spoltore, manoscritta il 5.9.42 e inoltrata il giorno dopo dall’Ufficio dislocato a Karinowskaja

Militari Pugliesi nella Divisione “Ravenna” (Russia) – Vitoronzo Pastore

 

 

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