1a Guerra mondiale

Francesco ALBENZIO di Casamassima (BA)

La corrispondenza del soldato Francesco ALBENZIO

Cartolina postale di c. 10 “Leoni” inoltrata il 26 giugno 1915 dall’Ufficio postale di Lecce per Casamassima, timbro di arrivo lo stesso giorno

Genitori carissimi, sono le ore 5,00 e vi scrivo dall’albergo. Come vi scrissi l’altro giorno, ho comprato la branda, da due notti dormo da cristiano. Nella camerata assegnatoci per ora siamo in cinque, gli altri, la maggior parte di Lecce, se la svignano ogni sera e dormono alle loro case. Oggi ho comprato un bacile, una spazzola per le scarpe e con altri due amici una brocca per l’acqua; a nostre spese abbiamo fatto fare una chiave per ognuno così alla sortita chiudiamo la stanza e ciascuno di noi può rientrare quando vuole, rinfranchiamo così di fare il piantone. Come vedete stiamo molto meglio e ci auguriamo di stare sempre meglio. La mattina dalle 5.30 alle ore 9.00, c’è specialmente il capitano Cornetti che non vuole assolutamente vederci fermi, non così il tenente Bellucci, ci lascia riposare quando il capitano si allontana. I nostri istruttori sono buoni, ci trattano come fratelli. Stamattina è venuto in piazza d’armi il tenente colonnello Baroni, il quale ha elogiato la nostra squadra. Ieri sera ottenni il permesso serale e passai la serata al San Carlino. Don Eustachio, che mi fa da vero padre vi saluta caramente. Salutate e baciate per me i cari parenti, tutti, e voi abbiatevi un caldo bacio dal vostro affezionatissimo Ciccillo. (Vi ho mandato ieri sera un involucro contenente mutande, calze, camicia, asciugamano e colletti).

Cartolina postale di c. 10 “Leoni” inoltrata 28 maggio 1916 dall’Ufficio postale di Firenze per Bari

Papà carissimo, pretendo anzitutto che la notizia che sto per darvi non vi abbatta a che voi la accogliate con quella forza d’animo che è vostra caratteristica speciale. Come vi avrà già accennato zio Paoluccio, son  partito stamattina alle 11,00 da Roma per il Parco Automobilistico di Padova ove corre voce che resteremo del tempo. Ora siamo fermi per una mezz’oretta alla stazione di Firenze, colgo perciò l’opportunità per buttar giù poche righe ai cari tutti. Saremo a Padova, Dio volente, domani alle 13,00 perciò spero domani stesso farvi sapere il mio nuovo indirizzo; potreste intanto scrivermi, per il momento, fermo in posta. Ho colto l’occasione, una oretta prima di partire di salutare la signora Lerina  e figlia che tanto si sono dispiaciute della mia partenza. State di buon animo come lo sono io e fidiamo nella Divinità. Bacioni a tutti a voi un abbraccio forte dal vostro Ciccillo.

Cartolina in franchigia manoscritta il 31 maggio 1916, era inquadrato nell’11° Autoparco – Reparto Disponibile di Pontevigodarzere in Padova

Stasera vado a visitare la chiesa di S. Antonio. Papà carissimo, non ho ricevuto sino ad ora nessuna vostra, ne direttamente da Bari, ne rinviata da Roma; spero trovarne stasera fermo posta ovvero alla casa del soldato. Scrivendomi potete valervi indifferentemente dell’indirizzo presso la casa del soldato o di quest’altro che vi faccio sapere oggi. La giornata di guardia è passata abbastanza bene, per quanto essendo capitato alla porta ho fatto una cinquantina di presentata d’armi. Datemi sempre ottime nuove di tutti voi; baci e saluti a tutti rispettivamente aff.mo Ciccillo. Ricevo ora, sono le 19,00 la vostra del 27 e le due del 30. Fidiamo in Dio ed in S. Antonio.

Donato CATALANO di Casamassima (BA)

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