2a Guerra mondiale

Giuseppe ROSSI di Carbonara (BA) – Russia

Giuseppe ROSSI era inquadrato 109° Battaglione Mitraglieri Autocarrato  di Corpo d’Armata

Manoscritta il 22.10.42 da Giuseppe ROSSI, era inquadrato nella 3ª Compagnia del 109° Battaglione Mitraglieri Autocarrato di Corpo d’Armata, inoltrata il 23.10.42 dall’Ufficio P. M. 6 dislocato a Millerovo, per Carbonara di Bari

Ai cari genitori, dopo un lungo tempo vi scrivo questa cartolina per assicurarvi che godo di buona salute, spero che sia così per voi tutti. Vi prego di scrivere più spesso, voi potete molto più di me. Per cortesia, nella lettera includete dei francobolli da c. 50, foglietti e busta. Non altro, che Dio benedica tutti, pregate anche per noi, abbracci e baci da vostro figlio Peppino.

 24.11.42 – Posta Militare 152 dislocato a Medovaia

Carissima moglie, vengo a scriverti questa lettera per farti sapere le mie buone notizie che me la passo molto bene di salute, cosi spero di sentire di te con i cari figli e tutti di famiglia. Mia cara moglie, sono molto dispiaciuto che la maggior parte dei miei compagni, in questi ultimi quindici giorni hanno ricevuto posta e io che l’aspettavo non ho ricevuto niente, come mai? È successo qualcosa? È colpa della posta? Io ti scrivo ogni qualvolta che mi è possibile. Cafaro, il marito della Valzanesa, ha ricevuto una lettera dalla moglie e gli ha mandato a dire che ricevi molte cartoline da me inviate. Non puoi immaginare come aspetto le tue care notizie. Questa lontananza provoca una nostalgia bestiale, immaginabile, preferisco tue notizie a un bel piatto di maccheroni qui introvabili. Rispondimi subito e non pensare per me che sto bene, pensi per te e per i cari figli a cui vogliamo tanto bene. Sto scrivendo dentro una casa di borghesi, abbiamo pernottato qui questa notte, col maggiore e quattro militari, la famiglia era composta marito e moglie con due figli e noi a dormire assieme tutti in una stanza. C’era una piccina di tre mesi che piangeva, mi sembrava di trovarmi a casa quando piangeva la bella Menina. Cara, dove ci troviamo si dorme nelle famiglie borghesi, stiamo bene, da signori, la Compagnia tutta è divisa in cinque o sei per abitazione in questo paese, non pensare a male, ripeto che stiamo bene, al caldo, per il momento. Il signor maggiore è di San Severo del paese della moglie di Don Ciccillo, e vuole sapere nome e cognome di Don Ciccillo, dei fratelli e la loro professione. Informati e fammi sapere. Cara, qui la neve è tantissima, non passa giorni che non fiocca. Aspetto tue notizie e anche  dei bambini e di papà. L’altro giorno scrissi a Felice e a Pierino. Non altro da dirti, saluti e baci a papà e ai bambini, a te abbracci e baci, tuo marito Peppino.

SERINI e LOMONTE di Acquaviva dell Fonti BA – Russia

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