Associazione Nazionale Combattenti e Reduci - Sezione di Casamassima

GRANDE GUERRA – FOTO INEDITE DELLA 35^ DIVISIONE IN MACEDONIA – Vitoronzo Pastore

Immagini fotografiche Inedite dell’archivio privato di Vitoronzo Pastore

1917 – Macedonia -un accampamento inglese

1917 – Macedonia – Reparto Automobilistico, camions fermi sulla strada per le abbondanti nevicate

1917 – Accampamento in Macedonia

Macedonia 26 marzo 1917, effetto bombe a Brod

Macedonia, 31 marzo 1917, effetto di bombe di aeroplani

Macedonia 1917, effetto di bomba inesplosa

Macedonia 1917, ponte sul fiume Cerna

1917, Messa nel giorno di Pasqua ad Hasan-Oba

1917 – Macedonia-Albania, trasporto truppe. Una tappa

1917 – Tratto di strada dalla Macedonia in Albania

Salonicco (Grecia) – Lungomare e il Porto

La 35^ Divisione

 

Dal 28 luglio 1916 la Divisione fu a disposizione del Comando Supremo e impiegata in Macedonia.

Il 31 luglio 1919, rimpatriò e fu sciolta. La Divisione era al comando del generale Petiti di Roreto, formata da due Brigate di Fanteria “Sicilia” e “Cagliari”, dal 2° Reggimento Artiglieria da montagna, il 1° Squadrone di Cavalleria “Lucca”, 40 cannoni, battaglioni del Genio zappatori e pionieri, sanità, trasmissioni e sussistenza, per un totale di 44.000 uomini.

Mini Cronistoria

1916. Il 31 luglio iniziò il trasferimento in Macedonia. L’8 agosto un convoglio composta dai piroscafi “Gallia”, “Duca di Genova” e “Regina Elena” trasportò la Brigata Sicilia da Taranto a Salonicco.

Il 21 agosto mosse verso Sarigol; il 29 dicembre si spostò in prima linea nel tratto Cerna e Makovo. Il 15 ottobre la Brigata Cagliari venne inviata nella Macedonia meridionale, assumendo la formazione di Brigata Mista; il 14 novembre si schierò sul fronte, a quota 2182, fino a Gradesnica. Prese parte assieme ai reparti francesi e inglesi alle operazioni offensive dal 15 al 19 novembre che si conclusero con la presa di Manastir. Dal 21 al 27 novembre iniziò una serie di attacchi verso le posizioni bulgare. Dal 3 dicembre cambiò settore, riunendo tutti i reparti nell’arco della Cerna tra il fiume e Makovo, il quartier generale venne assestato a Tepavci.

1917. All’inizio di gennaio, l’intera Divisione si schierò nel settore Cernia-Makovo. Dal 12 al 17 febbraio una serie di attacchi bulgari mise in difficoltà le linee della Divisione nell’arco della Cerna, precisamente sulla famigerata quota 1050 senza successo. Dal 9 gennaio iniziò l’attacco italiano-franco-russo, nell’arco della Cerna e a Vlaklon terminò con successo.

1918. Dal 21 al 30 settembre una serie di offensive su tutto il fronte portò la Divisione verso Sop e monte Baba. Il 3 ottobre i comandi dell’Armata bulgara e austro-tedesca-turca di Macedonia cedettero le armi. Il 31 ottobre i primi reparti italiani entrarono a Kundestil in territorio bulgaro. Il 7 novenbre il grosso della 35^, con le Brigate Cagliari e Ivrea, venne schierata nella Bulgaria occidentale, mentre la Brigata Spezia a Priled in Macedonia e la Brigata Sicilia nella zona di Salonicco in Grecia. Dopo il concentramento intorno a Sofia, la “Ivrea” venne inviata nel nord della Bulgaria, nella zona di Didin, Lom e Vraca. Il comando della Divisione, con la “Cagliari”, restò nella zona di Sofia, mentre la “Spezia” si spostò verso Salonicco dove era la “Sicilia”.

La spedizione italiana in Macedonia costò all’Italia, su 52.700 uomini, 8.324 tra morti, feriti e dispersi e circa 10.000 uomini vittime durante l’inverno per il gelo e in estate a causa dell’ameba.

1919. Il 24 gennaio tre battaglioni del 61° fanteria si spostarono a Filippopoli, Burga e Adrianopoli. IL 7 febbraio il 2° battaglione del 62° Reggimento Fanteria entrò in Costantinopoli. Dal 1° aprile la 35^ Divisione assunse la denominazione di “Corpo di Spedizione Italiano in Oriente”.

Tratto da “La posta Militare Italiana 1915-1923 di Giuseppe Marchese – Edizioni Studio Filatelico Nico – 1^ Edizione 1999

 

Fronte e retro di Biglietto postale della Casa del Soldato al Fronte, affrancato con c. 20 (coppia di c. 10 “Leoni”), inoltrato dal soldato Mario ROCCA della 1281^ Centuria in Albania, inoltrata il 26.8.18 dall’Ufficio Posta Militare n. 111, dislocato a Valona, per Torino

23 agosto 1918 – Carissima mamma e fratelli,

confermo sempre la mia ottima salute, nonché di trovarmi a lavorare in altro reparto migliore del primo, dove per il momento si tratta di iniziare i lavori di tutto l’occorrente per una palazzina in costruzione. Sono soddisfatto perché mi lasciano fare da me, circa il lavoro che continuo a seguire come se quasi fosse per conto mio; bisogna anche eseguire dei mobili di ogni specie, per uffici o da camera. Comunico che ieri l’altro mi pervenne la vostra gradita cartolina del 5 agosto, l’avete scritta malgrado il mio divieto a causa del mio trasferimento, mi è giunta ugualmente. Desidero assai ricevere quanto prima notizie in riguardo al figlio di quella persona, essendo stato con me sul Carso. Veramente ringrazio tanto quel giovine, amico di Vittorio, nonché voi tutti, ma ad ogni modo rallegratevi altrettanto poiché dal canto mio fui fortunato, mi mancate solo voi. Sono contento che avete ricevuto il pacco. Ora vi partecipo una dolorosa notizia che mi pervenne per lettera dalla sorella di Michele GILI; il triste annuncio è che, il 28 giugno morì sul campo, andando a raggiungere il nostro caro fratello Pietro, rovinando così un’altra famiglia di onesti lavoratori, straziante lutto e privazione di un fedele compagno. Ho scritto alla famiglia. Vi prego che qualcuno dei miei fratelli si rechino da loro per le mie condoglianze e vostre. Baci e affettuosi abbracci vostro figlio e fratello Mario.

 Tratto da “Cara Mamma Storia e Storie della Grande Guerra” dell’Autore – SUMA Editore 2015

 

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