2a Guerra mondiale

MAGGIORE CARLO PIANA (RUSSIA) – Vitoronzo Pastore

LA CORRISPONDENZA DEL MAGGIORE CARLO PIANA

Franchigia manoscritta l’11 luglio 1942, Ufficio della P. M. 20 dislocato a Nova Vodolaha, era inquadrato al Quartier Generale del 2° Corpo d’Armata, riporta la censura tedesca, per Milano

Manoscritta il 18 agosto 1942, inoltrata il 22.8.42 dall’Ufficio P. M. 20 dislocato a Kantemirovka, spedita durante la 1ª battaglia del Don, per Milano

Manoscritta il 29 dicembre 1942, inoltrata il 30.12.42, Ufficio della P. M. 20 dislocato a Voroscilovgrad, spedita durante la ritirata, per Milano

Manoscritta il 22 marzo 1943 inoltrata il 25.3.43 dall’Ufficio P.M. 20 dislocato a Gomel, per Milano

Mia carissima, ho ricevuto la tua lettera dolorosa per me in quanto le notizie della tua salute non sono quali vorrei fossero. E di conseguenza anche moralmente ne risente e il tuo scritto rispecchia tutta l’amarezza della situazione nella quale vieni da più nuclei. Mi è doloroso anche perché permane in te il pensiero che io dicessi quanto ancora rimane la posizione in cui gli eventi mi hanno messo e che mi interessassi di voi e dei miei cari. Penso sempre che sono stato fino ad ora abbastanza fortunato; ci sono stati e ci sono dei più fortunati, d’accordo, ma la nostra posizione soffre e ho potuto far qualcosa  facendo presente ai miei superiori i miei guai e le mie necessità, ma debbo adattare alle esigenze del servizio e alle conseguenti decisioni dei miei superiori. Dunque, Bice, abbi pazienza. Curati bene e cerca di prenderti più giorni di riposo. Bice, ho la tua lettera, rispondi alla mia conseguente. Speriamo che arriviamo in Italia quanto prima. Bacioni affettuosi a te e Giorgio.

Manoscritta il 15 maggio 1943 a Tarcento (UD), era inquadrato al Quartier Generale del 2° Corpo d’Armata Ufficio Personale, P. M. 20, la franchigia riporta il timbro tondo del Comando Tappa Principale n. 106 – Ufficio sprovvisto di bollo – inoltrata il 19.5.43 dall’Ufficio P.M. n. 3200 dislocato a Bologna (bollo di transito), per Milano

Mia carissima, nulla ti ho scritto sul viaggio fatto, speravo tanto vederti; stare almeno poche ore in uno di questi giorni. Gli ordini sono precisi: vietato contatti coi familiari, con i civili, con chiunque è al di là del cancello e dai limiti di questo recinto contumaciale. Sono stato fortunato venire qui, si tratta di un bel albergo requisito e adibito al soggiorno degli ufficiali per i 15 giorni di contumacia. Ci sono terrazze e giardino, campi di tennis e giochi delle bocce, sale di letture, di mensa e funzionano i servizi militari. Si starebbe bene, si riposerebbe completamente se non ci sarebbe l’ansia di riunirsi; ci rammarica in questa forzata inattività i bei giorni che spenderemo bene a casa nostra. Vorrei le telefonate, oggi o domani, sarai, spero, a San Pellegrino, proverò lunedì pomeriggio. Dimmi a quale ora ti trovo a casa e tu, se vuoi telefonare a me, chiama 902 Tarcento. Pazienza ancora per un poco, Bice, a te affettuosità e bacioni ai figlioli, Carlo.

Cartolina postale da c. 30 “Imperiale” manoscritta e inviata da Milano il 26 luglio 1943 per Ufficio P. M. 20 presso il Comando del 2° Corpo d’Armata

Carissimo Carlo, ho saputo dalla Nice che sono ricomparsi quei malaugurati dolori e che hai la febbre. Curati per carità. Se poi ti ammali non sevizien, né a te e né alla Patria. Non c’è modo di sollecitare il cambio per la licenza che ancora non hai fatto? Potresti così riposarti e curarti con serietà. I nuovi avvenimenti hanno sollevato il morale di tutti e guardiamo con ottimismo all’avvenire. Nonna sta bene ed io pure. Enrico, come forse sai già, è stato trasferito a Milano ed è diventato caporale. A rivederci presto e tanti auguri per la tua salute. Baci affettuosi da me e dalla nonna, Antonia.

Cartolina inoltrata il 30 luglio 1943 dall’Ufficio Postale di San Pellegrino (Bergamo) all’Ufficio P. M. 20

Caro papà, spero che ora ti sia già rimesso, mi raccomando, mettiti in condizione di non dover passare la licenza a letto. Quando l’avrai? Qui tutto è calmo ed anche a Milano, tutto ormai è diventato quieto. Giorgio è qui, perché coi fatti avvenuti, il lavoro universitario è stato sospeso. Noi tutti bene, ti aspettiamo, un bacione grosso da me e Giorgio, Ornella.

Cartolina inoltrata il 2 agosto 1943 dall’Ufficio Postale di Milano per Ufficio P. M. 20

Carissimo Carlo, gli avvenimenti di questo periodo mi hanno talmente prese e disorientate che, senza volerlo, abbiamo lasciato passare tanti giorni senza farci vive. Abbiamo tuttavia avute notizie da Nice a cui è mancato molto però, senza nessuna colpa di alcuno. La tua telefonata di venerdì sera. Come stai? Ci sono novità? C’è la speranza sempre che tu possa avere la tua meritata licenza? Sparo notturno, niente turba la normalità della vita cittadina. Ieri sono rimasta disoccupata e a giorni riprenderò l’attività nella scuola. Quale capovolgimento di cose in così breve tempo! Desidereremmo che tu avessi presto la licenza per ritrovarci un po’ insieme e, ben augurando ti baciamo affettuosamente, Nuccia.

Cartolina inoltrata il 9 agosto 1843 dall’Ufficio Postale di Milano all’ufficio P. M. 20

Carissimo Carlo, anche stavolta, grazie a Dio, siamo sane e salve e nel nostro nome con ci furono né vittime, né danni. Sta tranquillo come del resto stiamo tranquille noi, siamo nelle mani del Signore e ci affidiamo pienamente a Lui. Come vedi siamo a Milano e salvo qualche cosa alla zia a Molina, non ci sentiamo in questi momenti di divisione. E tu? Ti speriamo completamente rimesso dalla tua indisposizione e soprattutto speriamo di vederti presto di passaggio a Milano, per goderti poi la tua licenza a San Pellegrino. Coraggio e avanti e speriamo bene! ti ricordiamo affettuosamente, baci affettuosi da me, Attilio e Nuccia, Sonia e Lina.

Coraggio e lacrime dalla Russia 1941-1943 – Vitoronzo Pastore

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