I.M.I. Internati Militari Italiani

RUVO DI PUGLIA INTERNATO MILITARE VINCENZO DI TERLIZZI – Vitoronzo Pastore

 INTERNATO MILITARE VINCENZO DI TERLIZZI DI RUVO DI PUGLIA

 Nacque il 1° febbraio 1920 a Ruvo di Puglia, da Giuseppe e da  Domenica Bernardi, abitante in via Pomponio, 10, di professione ceramista. Il 6 gennaio 1941 si presentò al D. M. per chiamata alle armi, fu inquadrato nel 90° Autoreparto Pesante dell’Albania e inviato al Deposito 9° Centro Automobilistico. L’11.10.41  si imbarcò a Bari  sbarcando a Corinto (Grecia)  per il 216° Autoreparto Pesante. Il 30.10.41 fu inviato in licenza straordinaria. A fine licenza si presentò al Comando Tappa di Mestre,  raggiunse Atene  e rientrò al Reparto. Il 14.4.42 venne aggregato al Comando Base n. 16 e l’1.8.42 al Distaccamento 44° Reggimento Fanteria. Il 15.10.42 venne trasferito al 340° Autoreparto Misto. Il 23.5.43 fu inviato in licenza straordinaria di giorni 30, allo scadere della licenza si ripresentò al Comando Tappa di Mestre, imbarcatosi il 6.7.43  sbarcando a Salonicco.

Il 9 settembre 1943 fu catturato dai Tedeschi nel fatto d’arme di Salonicco. Rimpatriò il 14 settembre 1945 presentandosi al Centro di Raccolta di Bolzano, venne inviato in licenza di rimpatrio e collocato in congedo il 19.2.46.

La sua dichiarazione sottoscritta resa  il 13.2.1946 al D. M. di Barletta:

L’8.9.43 mi trovavo a Salonicco. Il 9.9.43 sono stato catturato dai Tedeschi e deportato nel campo di Smistamento del luogo, ove sono rimasto fino al 3.7.44. Dopo sono stato trasferito a Velika Gorica (Zagabria) ove sono rimasto fino al 22.9.44. Dopo venni  trasferito in Austria al campo 185. L’1.11.44 sono stato trasferito a Rainer fino alla fine di marzo 1945. Successivamente a Diephloz (Bassa Sassonia, in Germania), ove sono rimasto fino al 6.4.45 giorno della liberazione avvenuta tramite truppe inglesi. Durante la prigionia ho lavorato come sarto, riparando indumenti dei nostri prigionieri del campo ove mi trovavo. Firmato Vincenzo Di Terlizzi.

Busta con lettera per via aera, manoscritta il 30.8.43  e  inoltrata  il 2.9.43 dall’Ufficio Posta Militare n. 140 dislocato a Salonicco

Carissima mamma, pur non ricevendo tue notizie, mi accingo a scriverti per farti sapere che sto bene. Vi mandai un telegramma e non ricevetti risposta, non so cosa pensare, sono preoccupato per voi. Fatemi sapere se almeno ricevete le mie lettere. Fatemi il favore di scrivere tutti i giorni, qualcosa arriverà. Domani partirà il mio amico di Andria e vi porterà un mio piccolo pacco, all’interno vi sono due abiti per Gino e Pino, 4 paia di calze, un kg di sapone, un kg di pasta bianca per i bambini, due pacchi di sigarette e altro. Forse è la volta buona che riuscirò ad avere vostre notizie. Porterà anche una borsa che verrà a prenderla Pasqualino LO BOSCO di Bisceglie. Abbracciandovi forte tutti, tanti baci a te mamma, al caro papà e alle care sorelle, vostro Vincenzino.

Raccoglitore 23, archivio privato dell’Autore

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