2a Guerra mondiale

Sottotenente Giovanni GRANDE (Russia) – Vitoronzo Pastore

Il sottotenente Giovanni GRANDE era inquadrato nel 79° Reggimenta Fanteria “Pasubio” CSIR, Posta Militare 83

Manoscritta il 20.7.42, inoltrata il 21.7.42 dall’Ufficio postale di Perugia, era inquadrato presso il Comando Deposito Truppe del 51° Reggimento Fanteria “Alpi”, per Lecce

Carissimi, spero abbiate ricevuto ormai tutte le mie. Nella prima delle due ultime cartoline che vi ho inviato, vi dicevo di mandarmi gli indumento invernali al più presto. Ve lo raccomando ancora con la presente. Ditemi se avete ricevuto quella mia in cui vi facevo nota della roba che mi occorre. Ho ricevuto una postale di Gino. Ho piacere che sia di nuovo in licenza. Quanto a me, non è il caso di pensarci. Posso ottenerla anch’io ma non mi conviene perché, come l’altra è senza assegni. Sicché aggiungendo gli otto giorni che presi ultimamente che mi tratterranno sul prossimo stipendio, rischio di rimanere quasi a secco, anzi doveri, forse, rimetterci di tasca mia, per la rata dell’Unione. Dunque, niente illusione. Questi lussi non sono per me. Vi bacio tutti, Nino.

Le corrispondenze successive evidenziano il suo trasferimento al 79° Reggimento CSIR. La richiesta degli indumenti invernali fanno supporre che sapeva già della sua nuova destinazione e dalla corrispondenza in possesso, nessuna comunicazione  risulta inviata alla famiglia.

Manoscritta il 27.8.42 e inoltrata il 30.8.42 dall’Ufficio P. M. 3300 di slocato a Roma (Ufficio Cancentramento Postale di transito)

Brennero, alle ore 16,00 precise, un saluto dall’Italia, Bacioni, Nino.

Franchigia per via aerea con francobollo asportato, manoscritta il 1° settembre 1942

Carissimi, il viaggio prosegue magnificamente; abbiamo attraversato il territorio della ex Polonia ed ora siamo vicini alla frontiera della Russia Bianca. Forse altri quattro o cinque giorni per giungere a destinazione. E’ inutile che vi dica quanto mi stia divertendo, ora ci siamo organizzati benissimo: non manchiamo di nulla. La sera non si va a dormire prima di mezzanotte o l’una, perché ad ogni fermata si fanno interminabili serenate e si gioca un po’ a cart. Quando sarà possibile vi descriverò con particolari questo bel viaggio e sulle mie impressioni sulle varie città e paesi che ho veduto. Potete incominciare a rispondermi all’indirizzo che vedete. Vi bacio tutti

Particolare di franchigia per via aerea, affrancato con c. 50 “Imperiale”, manoscritta il 21.9.42 e inoltrata il 29.9.42 dall’Uffico dislocato a Verkihnyi Krushilin, per Lecce

Carissimi, siamo da ieri al Comando del nostro Reggimento. Domani si raggiungeranno le varie Compagnie in linea. L’accoglienza da parte dei colleghi e dal Comandante è stata cortese e affettuosa. Egli personalmente ci ha pregato di trasmettere ai propri familiari il suo saluto (il particolare della franchigia personalmente firmata). Lo faccio con la presente e aggiungo tanti baci da parte mia, vostro Nino. Ho ricevuto la vostra lettera del 9 corrente mese.

Lettera in Busta per via aerea affrancata con lire una p.a., manoscritta il 24.9.42 e inoltrata il giorno successivo dall’Ufficio postale di Lecce

Mio caro figlio, ieri abbiamo imbucato ed oggi scrivo ancora perché penso che un nostro scritto ti potrà giungere in qualunque momento di tristezza e ti potrà essere di conforto, che altro possiamo inviarti figlio mio? Dentro il nostro cuore, il nostro pensiero, le nostre ansie, le nostre lacrime ‘Mantenetevi calmi’ ci dici, e la Vergine infatti ci assiste, a Lei alzo le mie prece e dico ‘Tu requisti il figlio tuo, nella ora del Calvario, io non posso seguirlo, non posso aiutarlo, Tu sola puoi aprire a lui la via della Gloria’. Figlio mio perché debbo ora condurlo? Soffro come non mai ho sofferto, e prego per te, per i tuoi fratelli, per i tuoi compaesani. Ricordati di darmi i loro nome, e dirmi di questi due amici che partirono con te o sono restati in Italia. Di Scorciglia che ne è successo? Noi nessuna nuova, dopo la tua cartolina scritta con te da Bolzano. La madre è preoccupata. Se puoi dammi notizie. Oggi ho aperto con tanta ansia la tua prima lettera, sono restata male nel sapere che dovrai andare lì, dove ferve la lotta; figlio mio, fai il tuo dovere, sarai esausto del viaggio da quella perdita di sangue, dillo a un medico, curati nell’interesse di te, ma anche della Patria. Si fa tanto per offrire un braccio, sai che Celaneo ha avuto la consegna di un grande magazzino, ma è preoccupato per la grave responsabilità. Oronzo è partito per l’Albania. Vincenzino per ora è a Livorno. Fernando mi ha mandato una cartolina da Milano. Un viaggio di piacere perché è stato promosso. Ninino mi ha mandato una sola cartolina. Polli dispiace per lei, perché ha un carattere bizzarro. Mi dispiace di averti accennato a quelle scene, speravo come se la mia lettera dovesse arrivarti l’indomani, invece la riceverai tutte insieme, turberanno il tuo animo. Perdonami figlio mio, ma è il grande affetto che ti porto. Al tuo ritorno vorrei vederti tanto felice! Dimmi se ti ha scritto e in che stile. I difetti di quella sono alla luce del giorno. Angelina si è fidanzata, finalmente!, con un avvocato tenente, ma bravo assai, tutti lo dicono. Scrivimi più a lungo, ti bacio forte. Rita è a San Pietro, papà è uscito.

Manoscritta il 13.10.42 da Ulderico RINELLI, era inquadrato nella 4ª Batteria del 455° Gruppo Artiglieria Appiedato P. M. 102, inoltrata il 15.10.42 dall’Ufficio P. M. 20 dislocato a  Kantemirovka, per il sottotenente Giovanni GRANDE del 79° Reggimento Fanteria “Pasubio”, P. M. 83

Ill.mo Signor Tenente, con molto piacere ho ricevuto ieri la vostra gradita cartolina, cui leggo con piacere il vostro buono stato di salute e che siete orgoglioso di essere in linea. Spero che le è stata recapitata la cartolina che vi ho spedito a Perugia. Sarei desideroso sapere il posto che vi trovate, io mi trovo a Contemirosca, non so se voi sapete questo posto. Sono dispiaciuto cie il signor tenente Carlini non si è interessato per ciò voi gli diceste per mio riguardo. Se gli volete ancora scivere e ricordargli di ciò che promise di fare. Al riguardo se fate un biglietto, inviatelo a me e perserò io a farglielo recapitare. Oggi scriverò alla signora Gianna. Ricordo sempre quei bei giorni trascorsi in nostra compagnia. Vi salutano i miei compagni e da me un grande affetto, Uldrico.

Manoscritta il 20.11.42 e inoltrata il 23.11.42 dall’Ufficio P. M. 6 in ripiegamento prima a Voroscilovgrad e poi a Rikovo, per Lecce

Carissimi, vi scrivo in fretta per poter dare la presente ad un autista che la può postare all’Ufficio P. M. più vicino. Spero stiate ricevendo regolarmente, sebbene adesso l’inoltro della posta sia molto più difficile, le strade sono ricolme di neve, gli automezzi e le carrette non vanno facilmente. Sui tratti gelati si incominciano a vedere le slitte, ma anch’esse possono fare ben poco, i cavalli non vivranno a lungo. Ieri ho fatto una bella scorrazzata in slitta per andare dal mio caposaldo al Comando di Reggimento, mi è molto piaciuto il nuovo sistema. Ho pensato che ti saresti divertito anche tu papà! Con i cavalli russi si va benissimo, i nostri non sono abituati. Sai cosa mi succedeva? Guidando con la nostra voce, i cavalli russi con capivano gli ordini e direzioni neanche con le redine. Ancora non ricevo posta, di salute sto bene. tanti baci, Nino.

Biglietto affrancato con diversi francobolli da c. 50 di Propaganda (alcuni asportati), manoscritto il 6.12.42 (P. M. 83), inoltrato l’8.12.42 dall’Ufficio P. M. 102 dislocato a Voroscilovgrad, per Lecce

Miei cari, per molti giorni non ho potuto scrivere, e oggi, finalmente, spero di inoltrare la presente. Abbiamo avuto un periodo di combattimenti continui ed era difficile pensare alla corrispondenza. Ora è tornata la calma, ma quasi è peggio perché si vedono certi spettacoli… che durante l’azione non si notano neppure… Ma faremo l’abitudine anche a questo, se ne avremo il tempo… Una cosa è certa, fatto la somma, il peggio è per loro. Non ricevo vostre da trentasei giorni e potete immaginare il mio stato d’animo. Speriamo che la posta vada meglio. Ci sono delle fotografie del mio caposaldo, credo, pochi giorni fa è venuto a trovarci un corrispondente. Vedete di trovare e conservare. Un giorno sarà bello il ricordo di questo periodo e di questi luoghi. Sono certo che voi mi scrivete regolarmente. Vi penso sempre. Quando potrò riabbracciarvi? Si parla del nostro immediato ritorno, per ora siamo qui e si sogna. Invio tanti auguri di Buon Natale, vi bacio tutti, vostro Nino.

Sottotenente medico Giuseppe CASTELLANA (Russia) – Vitoronzo Pastore

 

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