Associazione Nazionale Combattenti e Reduci - Sezione di Casamassima

I. M. I. NELLO STAMMLAGER IV C – Vitoronzo Pastore

Stammlager IV C

Lo Stalag IV C era situato  a Bystřice  Eichwald-Erzgebirge, a nord della città di Tepliz, oggi Teplice, Repubblica Ceca. Aperto nel febbraio 1941, divenne uno Stalag multinazionale, nel settembre 1943 arrivarono i prigionieri italiani.

Inaugurato nel febbraio 1941 e ricavato in una ex fabbrica di porcellane, nel 1943 vi erano circa 500 internati, il restante numero, oltre 24.000, fu distribuito nei campi di lavoro, quasi tutti nelle aziende industriali ed edili della regione. Circa 8.000 prigionieri vennero inviati all’azienda industriale “Brüx-Hydrierwerk”, dove vi era installato un impianto per la lavorazione e trasformazione del petrolio. Si lavorava a stomaco vuoto, fin dai primi giorni della cattura.

La fabbrica di “Brüx-Hydrierwerk”, dove migliaia di francesi e di altre nazionalità prigionieri, lavoravano in un ambiente avvelenato. Nell’azienda, la colazione era formata da un quarto di litro di acqua calda aromatizzata con piante selvatiche o di rami di abete; per pranzo zuppa a base di orzo, patate con la buccia e di scarsa qualità, barbabietole o rape, crauti (solo cavoli); per sera un pezzo di pane nero (da 150 a 200 grammi) un po’ di margarina o marmellata di barbabietole, salumi decomposti. La fame attanagliò tutti, naturalmente alle famiglie si scriveva: sto bene, godo di ottima salute, diversamente sarebbero abbandonati a se stessi, mentre altri non soffrirono, vennero fucilati.

Al soldato tedesco venivano somministrati 45 grammi di carne al giorno; i prigionieri ne ricevevano 8 grammi,  lo stesso valeva per il pane, 150 grammi contro 350 grammi per il soldato tedesco (rapporto Scapini Stalag X A, valida per quasi tutti gli Stammlager). Si lottò per un pezzo di pane o cercare cibo nelle spazzature.

Il campo venne liberato dal’esercito Russo  nel maggio del 1945.

Biglietto dello Stalag IV C, manoscritto il 14.5.44 da Luigi ROSSI, matricola 15201, per Rivergaro (Piacenza)

Carissima sorella e fratelli tutti, …Come ti ho già detto ho ricevuto 2 pacchi, uno dalla Croce Rossa e l’altro nel mese di marzo, ti ringrazio tanto e ringrazio tutti coloro che ti aiutano, è da molto tempo che fate molto per me, e io non posso fare niente per voi, spero nel mio ritorno, saluti…

Cartolina dello Stalag IV C, manoscritta il 29.5.44 da Nicolò ALTAVILLA, matricola 13638, per Naro (Agrigento), timbro dell’ufficio postale di arrivo il 26.8.44

Cartolina dello Stalag IV C, manoscritta da Raffaele COLAO, matricola 241263, per Fossato (Catanzaro), timbro dell’ufficio postale di arrivo il 23.2.44

Amati genitori, … spero ricevere vostre notizie che aspetto con grande affetto, appena riceverete i moduli per spedirmi dei pacchi, fatelo subito, solo roba da mangiare…

Cartolina di risposta per lo Stalag IV C, inoltrata il 25.5.44 dall’Ufficio postale di San Floro (Catanzaro), per Pietro LA PIANA, matricola PF345

Carissimo figlio, auguriamo che godi una buona salute, noi tutti bene. Da te siamo in attesa, da Paolo e Vincenzo non sappiamo ancora nulla. Per quanto riguarda il pacco nulla possiamo fare, abbiamo una grande pena a non poterti accontentare. Qui tante cose, baci …

Manoscritta il 20 febbraio 1944 dall’autiere Lino BUSCO, matricola 244029, inoltrata per Roppolo (Vercelli, ora Biella)

Carissimi tutti, anche oggi vi invio quattro righi. Io qui tiro avanti proprio come si può, ad ogni modo speriamo solo che finisca presto. Vi invio pure due moduli per pacchi; questi moduli sono presenti nelle sedi della Croce Rossa, interessatevi e mandatemi il più che si può, saluti cari e baci, vostro Lino.

Manoscritta  il 19 dicembre 1943 da Carlo CARTA, matricola 11747, inoltrata per Caresana (Vercelli)

Carissima mamma,  vengo con queste poche righe per fati sapere le mie notizie, sono in buona salute come così spero di te e della cara Giuseppina. Appena mi daranno i moduli rei pacchi se puoi mandarmi un po’ di riso e farina mi farà molto piacere. Ti saluto tanto, baci, tuo Carlo.

Biglietto manoscritto il 13 novembre 1943 da Sergio BERGAMASCHI, matricola 254454, inoltrato per Certosa di Pavia, timbro di arrivo il 29.11.43

Manoscritto il 6 dicembre 1943 da  F. Antonio DI PIETRO, matricola 23433 – 1ª baracca, inoltrato per Nicotera (Catanzaro, ora Vibo Valentia), timbro di arrivo il 3.3.44

Manoscritto il 15 luglio 1944 da Mario PIZZOCHERO, matricola 68742, inoltrato per Castelleone (Cremona)

Cara Armida, con molto piacere ricevetti due tuoi scritti del 12 e del 18. Quella del 18 mi dici che da tanto tempo non ricevi mie notizie, forse hai fame anche tu? Poi mi dici che ha comprato il letto per la bambina ed è la prima volta che sento dirti. Poi dici che ora tu sei la padrona. Mi dici che Nani è ritornato a casa. Non capisco più niente. Io sto bene, oggi ho ricevuto due pacchi contenente gli indumenti  e roba da mangiare da me richiesti, grazie, per fortuna tutto è arrivato, materiale a me indispensabile. Cara Armida, mi racconti dei nostri cari bambini, finalmente ho loro notizie, speriamo che tutto finisca e tornare finalmente a casa e per sempre, abbraccio e baci a te e ai bambini cari, tuo Mario.

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