Il massacro della Divisione Acqui
“Vorrei essere una rondine e venirvi a trovare” scriveva un ragazzo della Acqui ai suoi genitori.
Settanta anni fa si consumava il brutale massacro compiuto dai tedeschi all’isola di Cefalonia e Corfù, è stato arduo dover scegliere tra carte ingiallite scritte da uomini che in gran parte erano stati uccisi a Cefalonia e Corfù, dover fare una selezione fra le tante piccole storie racchiuse in quelle lettere piene di sentimenti, di pensieri, di confidenze e di nostalgia.
Nel volume, oltre alla storia di quelle drammatiche vicende, per la prima volta viene portato a conoscenza l’elenco dei Caduti e Dispersi noti della Puglia e della Basilicata. Pubblica diverse corrispondenze dell’11 novembre 1943 (unica data conosciuta) dei prigionieri, dal Campo di Concentramento “Caserma Mussolini” di Cefalonia e dalle Carceri di Argostoli; la trascrizione di come accolse la Città di Bari le salme dei trucidati avvenuta nel 1953 come riportata da “La Gazzetta del Mezzogiorno” dell’epoca; testimonianze inedite di importanza storica di reduci, deceduti e viventi, corrispondenze e manoscritti.
Questo libro è dedicato a quei ragazzi che si immolarono all’insegna della dolorosa e faticosa conquista della Libertà, di quelli che sanno scegliere sacrificando se stessi, ed è “faro” che illumina il nostro futuro.
L’autore ringrazia tutti coloro che avranno la bontà di acquistare il libro, sapendo che il ricavato della vendita sarà interamente devoluto in beneficenza all’Associazione “Alois” Alzheimer” Onlus di Brindisi.